Coinger “nella tana del lupo”, a Bodio Lomnago un incontro per discutere della Tarip

In una commissione convocata dalla sindaca Paolelli, l’amministratore unico Giorgio Ginelli, ha affrontato le critiche sulla nuova tariffa puntuale di bacino (Tarip). La minoranza e i cittadini hanno sollevato dubbi sulla gestione: il dibattito ha messo in luce timori sui costi e disservizi operativi

Incontro a Bodio Lomnago Coinger

Nella tana del lupo. Coinger, rappresentata dal suo amministratore unico Giorgio Ginelli, ha incontrato i cittadini di Bodio Lomnago durante una commissione convocata dalla sindaca Eleonora Paolelli.

Da una parte, il gruppo di maggioranza che ha votato per l’affidamento in house del servizio, dall’altra, la minoranza in rappresentanza anche del Gruppo Intercomunale per i Cittadini (GIC), formato da 16 consiglieri di diversi comuni serviti da Coinger, critico su alcuni aspetti della gestione. Alla commissione hanno assistito circa venti cittadini di Bodio e alcuni rappresentanti di altri comuni.

Sul tavolo la Tarip, la tariffa puntuale di bacino che partirà il 1° gennaio 2025 il “grande tema” di fondo: quanto pagheranno i cittadini con questa nuova tariffa? È un argomento inevitabilmente politico, dibattuto di recente a seguito di un documento redatto dal segretario comunale di Solbiate Arno, che ha sollevato diverse obiezioni, riprese poi dai consiglieri del GIC. Ginelli ha risposto punto per punto a queste critiche, in un documento consegnato a tutti i sindaci soci.

La consigliera di minoranza Milena Rizzo di Amici di Bodio Lomnago ha spiegato: «Questo gruppo non si è costituito contro Coinger né contro una sana applicazione della Tarip. Non vogliamo spingere le amministrazioni a uscire dalla società in house, anche se l’analisi costi/benefici non è chiara e dovrebbe essere approfondita da ogni comune. Ci siamo costituiti per garantire ai cittadini del bacino Coinger la massima trasparenza su un servizio essenziale. Non siamo un gruppo che agisce sulla base delle considerazioni di un segretario comunale, il cui scritto peraltro pone interrogativi ai quali ci sembra corretto venga data una risposta». Rizzo ha aggiunto: «Vogliamo avviare un dialogo costruttivo per trovare soluzioni concrete e condivise nell’interesse dei cittadini».

Dopo un inizio acceso, moderato dall’intervento fermo della sindaca Paolelli, si è entrati nel merito della questione. Ginelli ha spiegato come si è arrivati alla tariffa puntuale e le sue implicazioni: «Calcolare la produzione di rifiuti in base ai metri quadri non ha più senso. Ha senso farlo in base al numero di persone, perché sono loro a produrre i rifiuti. Prendo atto delle obiezioni sollevate, ma se 20 sindaci hanno scelto la Tarip, è perché hanno compreso la validità del progetto. Il principio della tariffa è semplice: chi produce più rifiuti, paga di più».

Ginelli ha poi chiarito: «Non è Coinger a decidere in autonomia. Sono i comuni ad affidare il servizio a Coinger e ogni decisione passa dal comitato di controllo analogo congiunto. Inoltre, le tariffe del 2025 saranno approvate dai consigli comunali prima di essere applicate».

Il dibattito con il pubblico si è focalizzato sui costi e sui disservizi. Sia la sindaca Paolelli sia Ginelli hanno fornito esempi pratici sui cambiamenti della tariffa. «Si parla di aumenti del 100%, ma è una delle tante fake news in circolazione. I nuclei familiari composti da più persone non vedranno grandi aumenti, e in alcuni casi ci saranno anche riduzioni di qualche decina di euro», ha spiegato Ginelli.

Ha poi illustrato il funzionamento della Tarip: «È una tariffa trinomia: una quota fissa per i costi operativi, una quota variabile per un minimo di conferimenti e una quota per servizi aggiuntivi. Sono previsti minimi annuali di 15 conferimenti per l’indifferenziato e 30 per l’umido. Oltre questa soglia, la tariffa di ciascun utente dipenderà dal numero di esposizioni aggiuntive».

Milena Rizzo ha poi aggiunto: «Coinger continua a dire che va tutto bene, che tutto funziona e che siamo i primi in Italia. Tuttavia i disservizi sono evidenti: problemi nei conferimenti, difficoltà di accesso alle piattaforme ecologiche e nella distribuzione dei sacchi. Questi problemi peggiorano la qualità della vita dei cittadini. Il nostro obiettivo è garantire un servizio efficiente, completo e a costi equi».

La consigliera ha chiesto un’indagine indipendente per valutare la soddisfazione degli utenti e risolvere le criticità emerse. Un cittadino ha aggiunto: «Non vedo una vera tutela ambientale, ma solo business». E Ginelli ha replicato: «Il nostro mantra è il rispetto per l’ambiente. Una società privata mira al profitto, noi avremo un utile di 200 mila euro nel 2025. La produzione di rifiuti indifferenziati è calata da 95,76 kg pro capite nel 2022 a 68,82 kg nel 2023, è questo quello che conta e che sta alla base della filosofia della Tarip e di Coinger».

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Pubblicato il 10 Dicembre 2024
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