Edoardo Bennato fa tappa a Varese: “Il rock è da sempre la mia strada maestra”
Una delle voci più inconfondibili del panorama musicale italiano venerdì 6 dicembre fa tappa al Teatro di piazza Repubblica. "Varese mi è cara, ho sempre amato i suoi giardini"

«Un concerto ad altissimo contenuto Rock&Blues e magari con qualche spunto di riflessione». Edoardo Bennato, una delle voci rock più inconfondibili del panorama musicale italiano, descrive così il concerto che terrà a Varese per una tappa del suo nuovo tour, “Le vie del Rock sono infinite”. (foto sopra Raffaele Della Pace).
Cantautore, chitarrista, Bennato ha segnato la storia della musica con brani che raccontano le contraddizioni della società, l’universo femminile e il nostro rapporto con il mondo. Le sue canzoni, tra le quali spiccano brani tratti da album iconici come “Burattino senza fili”, “Sono solo canzonette”, “Abbi dubbi”, “Le ragazze fanno grandi sogni,” “La fantastica storia del Pifferaio magico”, fino al più recente “Non c’è”, continuano a parlare al pubblico, portando alla luce temi che sembrano oggi ancora più attuali.
Il pubblico, durante la serata, potrà quindi rivivere le due anime del cantautore: quella provocatoria e irriverente e quella sognatrice, capace di creare melodie indimenticabili. Sul palco, al fianco di Bennato, la sua storica “Be Band”, formata da Giuseppe Scarpato (chitarre), Raffaele Lopez (tastiere), Gennaro Porcelli (chitarre), Arduino Lopez (basso) e Roberto Perrone (batteria), garantirà un’esperienza musicale senza pari.
“Le vie del Rock sono infinite” è una delle sue canzoni più famose e oggi l’ha scelta come titolo del tuo tour…
«Per me il rock, è la strada maestra. Non intendo il rock solo come un genere musicale, ma un vero e proprio stile di vita: il tentativo, laddove sia possibile, di andare in direzione ostinata e contraria, cercando di scardinare luoghi comuni, falsi moralismi, (a nessuno piace farsi fare lezioni di morale) luoghi comuni adoperando l’ironia. Il rock, quello che intendo io, non fa sconti a nessuno. Nemmeno a chi lo fa».
Grinta e rock, due parole che l’hanno sempre accompagnata sul palco. Come si riesce dopo tanti anni a mantenere l’entusiasmo?
«Un concerto è un costante scambio di emozioni tra palco e pubblico. Ed è probabilmente la ragione per cui faccio ancora concerti live».
Fare canzoni può significare fare anche politica. Nelle tue canzoni hai sempre toccato tematiche sociali, possiamo dire anche in modo profetico. Cosa ti spaventa di più della società di oggi?
«Ogni espressione del pensiero è politica, solo in tal senso è giustificato parlare di politica nelle canzoni. La musica, l’arte in generale dovrebbe essere svincolata dalla politica in quanto tale. Fin dalla prima ora ho chiarito bene che non intendevo e non intendo, appartenere ad una fazione politica piuttosto che ad un’altra. Io mi sento di sventolare una sola bandiera:quella del rock. Se devo pensare a qualcosa che mi spaventa nella società attuale è la stupidità, contro la stupidità del pensiero unico, c’è ben poco da fare!»
Hai qualche legame particolare che lega a Varese?
«Varese mi è cara. A 18 anni sono venuto a Milano per fare l’università e per tentare di fare questo mestiere. Di tanto in tanto, nella bella stagione, per sfuggire all’afa della città, andavo nei parchi e nei giardini di Varese, oltre che visitare le ville ed i castelli che sono nella zona».
Edoardo Bennato | Le vie del rock sono infinite
Dicembre 6 | 20:30
BIGLIETTI:
Platea Vip € 57,50 | Poltronissima € 53,00 | 1° Galleria € 48,00 | 2° Galleria € 42,00
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