“Facciamo squadra per salvare il lavoro in provincia di Varese”: l’appello del PD contro le crisi aziendali

A ribadire l'impegno per "prendere di petto" le crisi aziendali, tutte le realtà istituzionali del PD: dalle segretarie provinciali e cittadine, al sindaco di Varese, al consigliere regionale Astuti

Pd su crisi aziendali

Il Partito Democratico di Varese ha convocato una conferenza stampa per fare il punto sulla difficile situazione economica della provincia di Varese, con particolare attenzione alle recenti crisi aziendali che stanno colpendo il territorio.

«La situazione è critica e negli ultimi mesi abbiamo assistito a contraccolpi importanti» ha esordito Alice Bernardoni, segretaria provinciale del PD.

«Ci sono diverse crisi sul nostro territorio – ha continuato – La più eclatante è quella della Beko di Cassinetta: piu di 500 operai e 250 impiegati rischiano il posto di lavoro. Ma a queste se ne aggiungono altre, come quella della Metasystem di Mornago, e quella della Parker di Arsago Seprio: in questi casi i posti persi sono meno ma ogni posto è grave e importante. Poi c’è anche questione MV Agusta dopo la crisi KTM, l’azienda che l’aveva da poco acquisita. Qui la situazione è più fluida ma ugualmente preoccupante».

Bernardoni ha sottolineato l’importanza di un impegno unitario e collettivo del partito a tutti i livelli istituzionali «Qui ci siamo tutti: manca solo il senatore Alfieri che è impegnato a livello nazionale, ma è come se fosse qui con noi».

Alla conferenza stampa erano effetti presenti tutti i livelli della politica PD: il sindaco di Varese, Davide Galimberti, per esempio, ha sostenuto l’iniziativa del PD evidenziando l’importanza di un segnale politico chiaro. «Mi sembra una iniziativa importante di una forza politica che a livello nazionale è all’opposizione ma a livello locale governa insieme a molte realtà locali – ha infatti dichiarato – È fondamentale richiamare l’attenzione sulle politiche industriali nazionali, che stanno mostrando gravi carenze strategiche.La mancanza di una visione a lungo termine sta provocando effetti preoccupanti per un territorio come il nostro, fortemente votato alla produzione».

Samuele Astuti, consigliere regionale del PD, ha criticato invece l’approccio della Regione Lombardia e del Governo: «Questa non è un’emergenza improvvisa – ha sottolineato – Era tutto prevedibile, ma non ci si è preparati. Per fare una politica industriale bisogna fare delle scelte: ma se guardate i programmi nazionali e regionali e guardate i settori su cui si punta c’è dentro di tutto. Questa è una “non scelta”, fatta sperando che si possa in qualche modo accontentare tutti,  ma avrà pessimi risultati. E con i tagli previsti nel prossimo bilancio regionale, che andremo a discutere tra poco, è ancora più urgente definire i settori strategici».

Manuela Lozza, segretaria cittadina del PD, ha evidenziato la dimensione sociale della crisi: “Le difficoltà delle aziende non toccano solo il sistema politico ed economico, ma anche quello sociale, quello della vita quotidiana dei cittadini della nostra provincia. Ci aspettavamo, se non un supporto, almeno un contributo autonomo da parte della Lega su questi temi, ma sembra che non succeda. L’impressione è che non stiano seguendo per nulla il territorio: oggi la Lega nè a livello nazionale ne territoriale può essere considerata un partito che difende gli interessi della Lombardia».

Giacomo Fisco, capogruppo del PD a Varese, ha sottolineato la necessità di una collaborazione tra amministrazioni locali: «Non vediamo da anni in questo paese delle politiche industriali degne di nota. E anche un punto importate come quello della riconversione energetica delle industrie ha bisogno di risorse, per esempio, e non si sta andando in questa direzione. Noi abbiamo bisogno che tutti i consigli comunali e le amministrazioni si adoperino per intervenire su queste gravi crisi: a Varese l’abbiamo fatto, cerchiamo anche il sostegno degli altri comuni sensibili a questo»

Noemi Cauzzo, responsabile provinciale per le politiche del lavoro, ha poi sfatato un mito: «Ci hanno detto fino ad ora che eravamo nella locomotiva d’Italia, ma non è piu cosi – ha spiegato – Dati alla mano, la Lombardia o decresce o cresce tutt’al più allo stesso livello delle altre regioni. Proseguendo in questo modo e non affrontando i problemi rischiamo di diventare marginali. E per questo ci vuole una prospettiva di lungo corso».

Bernardoni ha così concluso ribadendo l’appello del partito: «Chiediamo al governo di assumersi le proprie responsabilità. E stiamo lavorando a tutti i livelli, da Roma alla Regione ai comuni della provincia, per supportare le aziende in difficoltà. Ora come non mai serve una posizione unitaria e un impegno di squadra per salvaguardare il futuro della nostra provincia».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Dicembre 2024
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