Finti addetti, gioielli in frigorifero, truffe al peperoncino: i carabinieri spiegano agli anziani di Ferno come reagire
Le autorità presenti hanno spiegato ai circa quaranta partecipanti le principali precauzioni da adottare per difendersi dalle truffe, purtroppo sempre più frequenti, messe in atto da malviventi senza scrupoli. Distribuito un vademecum elaborato dalla Prefettura
Il 6 dicembre scorso, alle ore 16:00, si è svolto presso il Centro Anziani di via Cavour a Ferno un incontro dedicato alla prevenzione delle truffe ai danni degli anziani. All’evento hanno partecipato il Luogotenente Giovanni Squillace, comandante della Stazione Carabinieri, il vice sindaco Claudia Colombo, l’assessore ai Servizi Sociali Emanuela Giovanna Bertoni, l’assessore al Commercio Mattia Ludovico Piantanida e l’agente di Polizia Locale Elisa Maria Bonfiglio.
IL VADEMECUM
Le autorità presenti hanno spiegato ai circa quaranta partecipanti le principali precauzioni da adottare per difendersi dalle truffe, purtroppo sempre più frequenti, messe in atto da malviventi senza scrupoli. Alcuni anziani hanno condiviso esperienze personali relative a tentativi di truffa subiti, richiedendo consigli su come agire in situazioni simili. Le risposte fornite sono state puntuali e approfondite.
Durante l’incontro, è stato distribuito un vademecum elaborato dalla Prefettura – UTG di Varese, contenente indicazioni utili per contrastare questo fenomeno criminale.
LA TRUFFA DEL FINTO TECNICO COMUNALE
L’uditorio è stato sensibilizzato sulle tecniche più comuni utilizzate dai truffatori, come la cosiddetta “truffa del finto tecnico comunale”. In questo schema, il malvivente si presenta come un incaricato per controllare la rete idrica, inventando una storia di contaminazione dell’acqua con rischio di esplosione. Con questo pretesto, convince le vittime, spesso anziane, a riporre gioielli in frigorifero, per poi sottrarli durante un momento di distrazione e fuggire.
In alcuni casi, i truffatori hanno persino usato spray al peperoncino per rendere più credibile la loro messinscena. L’incontro ha offerto un’importante occasione per informare e proteggere la comunità locale, promuovendo maggiore consapevolezza e sicurezza tra gli anziani.
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Il vademecum distribuito nell’incontro non potrebbe essere distribuito a TUTTI i nuclei famigliari?
La cronaca quotidiana ci insegna che la maggioranza degli anziani non partecipa agli incontri e non legge i quotidiani. Non ha neppure internet e di conseguenza viene facilmente buggerata…