In consiglio regionale si discute il bilancio: 34 miliardi di euro di cui 23 destinati alla sanità

La manovra mantiene l'equilibrio di bilancio come punto cardine della propria finanza pubblica, invarianza della pressione fiscale e mantenimento di tutte le agevolazioni fiscali in essere

Consiglio regionale lombardia

Il Consiglio di Regione Lombardia si accinge ad approvare il bilancio 2025, unitamente alla pianificazione e programmazione finanziaria del prossimo triennio.

Il bilancio che arriva in aula prevede entrate di circa 34 miliardi per il 2025, con 23 miliardi destinati alla sanità oltre a 2,7 miliardi gestiti autonomamente, risorse  che la Regione decide di allocare ed investire per interventi che possono essere investimenti o prestazioni extra Lea (ossia i livelli essenziali di assistenza ). Viene istituito un fondo di 140,7 milioni per contribuire alla finanza pubblica secondo la nuova governance UE, mentre aumentano i fondi statali per la sanità.

La Legge di stabilità rifinanzia leggi regionali per 2,1 miliardi, destina fondi per infrastrutture come la metropolitana Milano-Monza e sostiene istituzioni scientifiche e culturali.

Pur in presenza di un contesto generale sia nazionale che internazionale di crisi, col mantenimento del Patto di Stabilità questa manovra mantiene l’equilibrio di bilancio come punto cardine della propria finanza pubblica, invarianza della pressione fiscale e mantenimento di tutte le agevolazioni fiscali in essere.

Un altro aspetto decisivo è la conferma dei finanziamenti alle politiche di spesa regionali: è stato infatti scongiurato il taglio del 14,7% delle risorse alle direzioni, un risultato di eccezionale valore che dimostra la capacità di Regione Lombardia di programmare con efficacia l’utilizzo delle risorse disponibili.

Nel contesto di un bilancio caratterizzato da grande prudenza e responsabilità c’é stato uno sforzo supplementare in due ambiti: 100 milioni che potranno essere raddoppiati per strutture sanitarie pubbliche e 20 milioni ulteriori sul fondo per la non autosufficienza del 2025, con un impegno economico che raggiunge 62 milioni di euro: un unicum a livello nazionale, che garantisce la continuità della misura B1,  scongiurando l’esclusione delle persone in liste attesa.

Una particolare attenzione è stata ribadita per rispondere ai bisogni dei disabili e di sostegno all’autosufficienza: servizi e interventi sociali a favore dei minori, anziani e fragilità erogati attraverso il fondo sociale regionale finanziati con 61,6 milioni per ciascun anno del triennio; azioni a favore delle persone con disabilità/non autosufficienza (101 milioni di euro nel triennio); fondi per l’inclusione scolastica e non solo (12 milioni ai disabili sensoriali per ciascun anno del triennio) assieme a molte altre azioni di tenore analogo.

Nel corso della discussione odierna è stato approvato anche l’ordine del giorno presentato dai consiglieri regionali del Partito Democratico, Samuele Astuti e Carlo Borghetti, capodelegazione in commissione Sanità, per aumentare le risorse a sostegno delle cure palliative. 

«Con questo ordine del giorno – ricordano i dem – invitiamo la giunta lombarda a costituire l’Organismo di coordinamento della rete regionale di cure palliative, per attuare le linee guida del Piano sociosanitario lombardo 2024-2028, con lo sviluppo dell’area ambulatoriale, l’introduzione della telemedicina e il potenziamento della rete pediatrica; incrementare i posti letto e il budget per l’assistenza domiciliare, rispondendo al crescente fabbisogno di cure. Abbiamo anche proposto di adeguare le tariffe per hospice e cure domiciliari, per allinearle ai costi effettivi, garantendo sostenibilità e crescita delle strutture. Ci aspettiamo che all’interno delle prossime azioni della giunta rientrino anche queste richieste, altrimenti le riproporremo durante l’assestamento di bilancio del prossimo luglio. Siamo soddisfatti di aver ottenuto un risultato che va nella direzione di tutelare i diritti dei pazienti e delle loro famiglie, oltre a salvaguardare un’offerta fondamentale del nostro servizio sanitario. Ora, però, monitoreremo che la giunta regionale passi rapidamente ai fatti, traducendo in misure concrete quanto votato oggi» concludono Astuti e Borghetti.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Dicembre 2024
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