“L’incompatibilità c’era ma non si vedeva”. Il sindaco di Busto Arsizio risponde sul caso Sabba e lo assolve

L'opposizione aveva chiesto chiarimenti sui profili di incompatibilità dell'ex consigliere comunale e ora assessore per il suo ruolo nella gestione di un chiosco all'interno di un parco comunale

consiglio comunale busto arsizio 2021 matteo sabba

La questione della possibile incompatibilità di Matteo Sabba, da consigliere comunale e poi da assessore (con delega al Commercio e alla Sicurezza) di Busto Arsizio, sollevata dai consiglieri di opposizione (Pd, Busto al Centro, Progetto in Comune), ha portato il sindaco Emanuele Antonelli a dover fornire cinque risposte dettagliate alle domande presentate in forma di interrogazione scritta.

Il primo cittadino ha dovuto ammettere che, effettivamente, c’è stata una mancanza di comunicazione da parte di Sabba nel segnalare che le sue dimissioni dall’associazione Associazione BB 3.0 non erano mai state ratificate, seppur presentate, e di aver assunto il ruolo di amministratore nella società Caravan, subentrata all’associazione nella gestione del chiosco del Parco Comerio (affidato da Agesp Attività Strumentali).

Di seguito un riepilogo delle domande poste e delle risposte fornite dal primo cittadino.

1. Controlli sul subentro di Caravan snc
L’opposizione ha chiesto se il Comune o Agesp abbiano effettuato controlli sulla compatibilità durante il passaggio di gestione del chiosco-bar tra Associazione BB 3.0 e Caravan snc. Secondo il sindaco, il subentro è stato autorizzato da Agesp Attività Strumentali srl il 5 ottobre 2022, ma non sono stati effettuati controlli su eventuali profili di incompatibilità o inconferibilità. Le comunicazioni sono rimaste circoscritte agli uffici competenti senza arrivare al Consiglio Comunale.

2. Dimissioni non formalizzate dall’Associazione BB 3.0
Riguardo alla presunta mancata rimozione dell’incompatibilità dopo le dimissioni di Sabba, il sindaco ha precisato che il Consiglio Comunale aveva approvato la rimozione delle cause di incompatibilità nel novembre 2021. Tuttavia, una recente visura camerale mostra che Sabba risulta ancora presidente dell’Associazione BB 3.0. La responsabilità di formalizzare le dimissioni spetta ai rappresentanti dell’Associazione e non all’Amministrazione.

3. Azioni per accertare responsabilità
Il terzo quesito chiedeva se siano state individuate responsabilità per la mancata formalizzazione delle dimissioni. Il sindaco ha risposto che non vengono effettuate verifiche d’ufficio sull’incompatibilità durante il mandato, a meno che il consigliere non comunichi variazioni della propria situazione giuridica.

4. Mancata informativa al Consiglio
Perché il Consiglio non è stato informato prima della nomina ad assessore di Sabba? Il sindaco ha chiarito che al momento della nomina, il 1° ottobre 2024, Sabba aveva già ceduto le quote in Caravan snc e cessato il ruolo di amministratore. Pertanto, non sussistevano cause di incompatibilità. Con la nomina ad assessore, inoltre, la competenza sulla verifica delle incompatibilità è cessata per il Consiglio Comunale.

5. Giudizio sulla correttezza e l’immagine dell’Amministrazione
Infine, riguardo alla percezione pubblica e alle possibili azioni da intraprendere, il sindaco ha riconosciuto che vi è stata una mancanza di comunicazione da parte di Sabba verso il Consiglio Comunale. Tuttavia, ha attribuito l’errore a una sottovalutazione della situazione, ritenendo l’omissione involontaria e in buona fede. Non sono state annunciate azioni giuridiche o amministrative in merito.

Il caso Sabba continua a dividere, lasciando aperte domande sulla trasparenza amministrativa e sull’efficacia dei controlli interni.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Dicembre 2024
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