Musei Civici di Varese: quando sono aperti durante le festività e cosa c’è in mostra

In particolare saranno aperti il 26 dicembre e domenica 5 gennaio, gratis. I musei saranno chiusi il 24 dicembre nel pomeriggio, il 25 dicembre, il 31 dicembre nel pomeriggio, il 1 gennaio e il 6 gennaio

La Tamar di Giuda di Hayez svelata al Castello di Masnago

In occasione delle festività natalizie, i musei di Varese offriranno diverse opportunità di visita. Saranno infatti aperti il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, e domenica 5 gennaio, quando l’ingresso sarà gratuito. Tuttavia, alcune chiusure interesseranno il periodo festivo: i musei saranno chiusi il 24 dicembre nel pomeriggio, il 25 dicembre, il 31 dicembre nel pomeriggio, il 1 gennaio e il 6 gennaio.

Per quanto riguarda gli orari ordinari, i musei seguiranno il consueto programma, con apertura dal martedì al mercoledì solo al mattino dalle 9.30 alle 12.30 e, dal giovedì alla domenica, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. Lunedì chiusura totale, mentre Villa Mirabello, in una novità per la stagione, non sarà accessibile la domenica mattina.

MOSTRE ED EVENTI

CASTELLO DI MASNAGO

Il capolavoro Tamar di Giuda, di Francesco Hayez, dipinto iconico della collezione d’arte moderna e contemporanea dei Musei Civici di Varese, può essere ammirato al Castello di Masnago con un allestimento dedicato nella nuova collocazione della sala affrescata della Crocifissione. La tela dipinta da Hayez nel 1847, sarà accompagnata da un approfondimento storico-artistico e da due incisioni e un disegno preparatorio conservato presso il Gabinetto Disegni e Stampe dell’Accademia di Belle Arti di Brera tratti dall’opera.
Legato a quest’opera il 19 gennaio alle 15.30, a cura di Sull’Arte, si terrà un evento per famiglie che comprende una visita guidata per adulti dal titolo “Hayez e la pittura dell’Ottocento” e in contemporanea una visita guidata e un laboratorio per bambini da 6 a 11 anni dal titolo “C’era una volta un guerriero”. Prenotazione obbligatoria. Info e costi www.cooperativasullarte.it o museivarese@cooperativasullarte.it.

Sono dei veri e propri tesori le opere d’arte protagoniste della mostra Tesori Nascosti, sempre al Castello di Masnago, con ingresso gratuito, fino al 30 marzo 2025. La mostra – giunta alla sua seconda edizione – raccoglie opere provenienti dal territorio restaurate grazie al contributo di Fondazione Comunitaria del Varesotto e qui proposte in sinergia con il Comune di Varese. Si tratta per lo più di dipinti ma troviamo in mostra anche un paliotto e i reperti archeologici del secondo carro del guerriero di Sesto Calende.

Al Castello di Masnago è inoltre visitabile fino al 19 gennaio 2025, “Baj, Guttuso, Tavernari. Virtuose relazioni varesine”, l’inedito percorso espositivo con cui il Comune di Varese vuol far conoscere e far dialogare tra loro le opere dei tre grandi artisti Enrico Baj, Renato Guttuso e Vittorio Tavernari, accomunati da un legame esistenziale e creativo col territorio varesino, in cinque stanze dell’ala quattrocentesca del Castello di Masnago. L’intento è quello di dare massima evidenza al patrimonio del Comune di Varese, esponendo e mettendo a confronto opere sia di proprietà dell’Ente che in comodato.

VILLA MIRABELLO

Venerdì 17 gennaio alle ore 18.15 presso Villa Mirabello, Alessandro Roccati, professore emerito di Egittologia all’Università degli Studi di Torino, proporrà Decifrare i geroglifici. Alessandro Roccati, già curatore del museo Museo Egizio di Torino e professore di Egittologia alla Sapienza di Roma, uno dei massimi egittologi viventi, che con Vivian Davies, già conservatore del Dipartimento dell’Antico Egitto e del Sudan presso il British Museum, ha decifrato i geroglifici che hanno permesso di ricostruire le vie carovaniere all’interno del Sudan che i Castiglioni hanno identificato nelle loro ricerche sul campo.

A Villa Mirabello prosegue fino al 1 giugno 2025, la mostra “Incontri di mondi lontani. Dai viaggi d’esplorazione di fine ‘800 alle ricerche di Angelo e Alfredo Castiglioni”, realizzata dal Comune di Varese in collaborazione con l’Associazione Conoscere Varese e il C.e.R.D.O (Centro Ricerche sul Deserto Orientale) curata da Marco Castiglioni, direttore del Museo Castiglioni, dall’architetto Sara Conte, docente di Design al Politecnico di Milano, e dalla professoressa Serena Massa, archeologa, docente all’Università Cattolica di Milano e direttrice degli scavi di Adulis in Eritrea.
Il percorso espositivo propone un lungo e coinvolgente racconto, che prende il via dalle figure e dalle imprese di alcuni importanti esploratori lombardi dell’Ottocento e termina con le ricerche condotte in oltre sessant’anni dai varesini Angelo e Alfredo Castiglioni nel continente africano e in Amazzonia, raccogliendo sul campo preziose testimonianze etnologiche e archeologiche e documentando con foto e filmati, riti, usi, costumi e tradizioni, che altrimenti avremmo perso per sempre.
Dopo aver ripercorso le orme di alcuni esploratori vissuti tra Ottocento e Novecento attraverso reperti, diari di viaggio, mappe geografiche e disegni, si giunge alla ricostruzione del “salotto del collezionista”: luogo delle “meraviglie” dove in passato venivano esposti oggetti curiosi, esotici e rari raccolti nei viaggi intorno al mondo.
Nella sala successiva vengono presentati i fratelli Castiglioni e il loro lungo percorso di ricerca nato da un sogno giovanile. Segue la descrizione della fase preparatoria dei viaggi con un focus sulla strumentazione tecnica da loro utilizzata e la sua evoluzione, nonché le invenzioni e i miglioramenti apportati ad attrezzature già esistenti allo scopo di adattarle ai viaggi nel deserto, nelle savane, nelle foreste e sui monti africani.
La sezione seguente è dedicata alle testimonianze materiali dei popoli africani che non vengono presentate come creazioni artistiche fini a se stesse ma ne vengono valorizzati i più profondi aspetti religiosi, funzionali e simbolici anche grazie alle testimonianze video girate nel corso delle missioni, che li contestualizzano all’interno momenti che scandiscono la vita delle comunità.
Nella sala dedicata alle ricerche archeologiche si da ampio spazio alla presentazione della scoperta, nell’attuale Sudan, della città mineraria di Berenice Pancrisia e gli scavi volti a riportare alla luce la città portuale di Adulis (Eritrea) conservata, pressoché integra, sotto metri di limo e sabbia.
Chiude la mostra una ricerca extra africana del 1974. La sala, dal grande impatto immersivo, rende la sensazione di trovarsi nella foresta amazzonica e racconta il viaggio dei Castiglioni presso una popolazione venezuelana, i Mahekoto-Teri, che all’epoca viveva ancora isolata rispetto al mondo urbanizzato. Info: 0332.255485. Per visite guidate: 333.6810487 info@cooperativasullarte.it.

Nella sala del Lucernario di Villa Mirabello, è in corso fino al 12 gennaio 2025 la mostra “Artisti Dialoganti” dell’associazione Somsart, con opere di Eduardo Brocca Toletti, Gianpiero Castiglioni, Ruggero Marrani, Ferruccio Pavesi, Atelier Somsart, Alessia Tortoreto, per creare un dialogo emozionale e artistico che coinvolgerà scultura lignea, pittura e arte materica, aeroscultura, fotografia, arti creative. Nel periodo di mostra, della Sala del Risorgimento di Villa Mirabello sono previsti numerosi interventi di artisti, giornalisti, fotografi ed esponenti della cultura varesina.

Tutte le informazioni sono consultabili su www.museivarese.it, mentre per rimanere aggiornati sono attivi i social dei Musei Civici di Varese su Instagram e Facebook.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Dicembre 2024
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