Nella ex Whirlpool di Comerio la nuova casa/museo del Teatro dei Burattini di Chicco e Betty Colombo
Un appello lanciato su VareseNews ha portato ad unire i puntini e trovare una soluzione che soddisfa tutti: la collezione di quasi mezzo secolo di lavori, spettacoli e arte sarà ospitata all’interno di Opera Village
Tutto è nato con un appello lanciato su VareseNews dopo mesi ( o forse anni) di tentativi andati a vuoto. Così Chicco Colombo, storico burattinaio e artista ha provato a coinvolgere il territorio con un’intervista sul nostro giornale. L’articolo è stato letto da Angelo Maineri, a sua volta artista oltre che vicepresidente della Fondazione Sacconaghi Borghi, la realtà che ha rilevato l’immensa area ex Whirlpool di Comerio. Tra quegli spazi ci saranno 700 metri quadrati dedicati al Teatro dei Burattini di Varese, alla sua storia, ma anche alla storia dei burattini, alla formazione e all’informazione.
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Un progetto che ha un sogno che Colombo, insieme alla moglie Betty, attrice teatrale, culla da tempo: «Vorrei riuscire a trasmettere il nostro sapere, creare posti di lavoro, dare a qualche giovane interessato un futuro come lo abbiamo avuto noi tanti anni fa. Il nostro primo spettacolo fu nel 1978 a Malnate, poi nel 1980 creammo il Teatro dei Burattini di Varese e cominciammo la nostra avventura. A Comerio avremo lo spazio per esporre, raccontare, insegnare e formare, per far sì che ci siano in futuro dei giovani che si appassionino e portino avanti la tradizione dei burattini. Il sogno è fare di Comerio una scuola in rete con altre realtà sparse in Italia, unendo le forze».
Nella ex Whirlpool, che si chiamerà Opera Village, tra mille altre cose (museo del freddo, asilo, bar, ristorante, sale convegni, coworking, scuola di formazione ed Rsa) ci sarà un museo dedicato ai burattini, che però sarà anche molto altro: «Non sarà solo un museo, sarà una collezione, uno spazio espositivo dove metteremo in mostra il nostro materiale, gli oggetti storici del teatro dei burattini, dal 1980 ad oggi – spiega Colombo -. Non sarà una permanente, ma ci saranno mostre a rotazione ogni sei mesi. Partiremo con un’occhiata generale dentro il nostro percorso, dai burattini tradizionali ai burattini moderni, poi creeremo una vetrina sulle mostre, dal burattino tradizione al legno, il teatro moderno, oggetti di scena, teatro delle ombre, teatro con la carta e tanto altro».
«Una seconda attività del museo sarà quella dell’ospitalità, cercheremo di avere a Varese collezioni che sono in giro per l’Italia, a Reggio Emilia, Veneto, Piemonte – prosegue Chicco Colombo -. Cercheremo ad esempio di portare a Comerio la collezione di burattini di Montegrino, ma anche le altre collezioni del territorio, da quella di Don Alberto a quella di Gualberto Niemen. Un terzo aspetto riguarderà le attività pedagogiche e artistiche, un’esperienza forte fatta di corsi, formazione, laboratori nel mondo della scuola e in campo educativo: abbiamo un sacco di materiale utile per insegnanti che possiamo riportare a galla, coinvolgendo bambini, scuole, artisti, amanti del teatro».
«Ci sarà anche la parte laboratoriale, per realizzare momenti formativi destinati soprattutto a chi vuole imparare il mestiere, giovani che vogliano riscoprire il lavoro del burattinaio. Abbiamo i materiali, 8/9 spettacoli completi da trasmettere a giovani compagnie: una vera e propria missione, quella di trasmettere il nostro sapere, le nostre esperienze, competenze e conoscenze di quasi 50 anni di lavoro – continua Colombo -. Siamo davvero contenti, abbiamo ritrovato quella che diventerà la nostra casa. A Cazzago Brabbia, dove abitiamo, abbiamo attraversato momenti importanti con Arteatro, ora a Comerio vogliamo mettere radici: il sogno è aprire il museo a settembre, ma da gennaio cominceremo a fare attività, portando ad esempio la mostra che adesso è a Luino a Palazzo Verbania sul Kamishibai, poi altre attività e corsi residenziali estivi, le idee ci sono e i progetti anche. Non vediamo l’ora».
E infine gli spettacoli: «Non può mancare la parte teatrale più pura, coinvolgendo il territorio con momenti di intrattenimento all’interno del Village. Ci sarà un auditorium nuovo in futuro, ma gli spazi già ci sono per fare spettacoli e rassegne. Abbiamo già steso un calendario, sperando di aggregare e collaborare con nuove risorse e nuove energie».
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