Openjobmetis, enorme sospiro di sollievo: Napoli si arrende sulla sirena

Varese vince la sfida salvezza di Masnago 89-86 al termine di una gara infinita: la Gevi fallisce la tripla del pareggio al 40'. Hands decisivo con 27 punti, ottimo esordio di Bradford

Openjobmetis Varese – GeVi Napoli

Almeno a Capodanno la Openjobmetis si concede un brindisi, con qualche patema d’animo in meno. La squadra di Mandole piega Napoli (89-86) in una delicatissima sfida-salvezza, ottiene la quarta vittoria stagionale e mette quattro punti tra sé e la zona retrocessione, in cambio però del solito check-up alle coronarie degli oltre 4.500 di Masnago, costretti ancora una volta a soffrire fino al 40′ prima di concedersi un urlo. Che è di gioia, certo, ma forse è soprattutto di sollievo dopo tanta paura accumulata durante il match.

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Openjobmetis Varese – GeVi Napoli 4 di 44

Succede infatti che Varese non riesca mai a chiudere i conti prima del tempo. Non ci riesce nei primi due periodi virati comunque con 10 punti di vantaggio, non ci riesce a inizio ripresa quando tocca il +13, non ci riesce nel finale quando i biancorossi guadagnano un margine risicatissimo che però regge in tutti i 6′ finali tranne che per un sorpasso durato pochi istanti. Lì sarebbe bastato un po’ di raziocinio in un paio di azioni d’attacco, oppure un po’ di malizia a rimbalzo difensivo e la partita si sarebbe chiusa con maggiore tranquillità. Invece una GeVi mai doma ha rimesso sempre tutto in discussione, arrivando ad avere (con Bentil) la tripla del pareggio a fil di sirena, per fortuna respinta – nettamente – dal ferro.

Con una Openjobmetis che ha evitato di fare fallo, scelta sempre sul filo della discussione come lo sono state le due rimesse in attacco in uscita dai timeout, quando forse sarebbe stato meglio partire dalla linea di fondo. Decisioni che lasciano dubbi ma che, in questo caso, sono da considerarsi riuscite, favorevoli quindi a un Mandole di nuovo fischiato in sede di presentazione.

A dare una mano al coach argentino c’è stato senza dubbio il nuovo arrivato, Desonta Bradford: la rapidità della società in questo caso va lodata perché la guardia mancina ha dato punti (13), stabilità, ritmi giusti e scelte ponderate. Mica poco per l’ultimo arrivato, che inoltre ha fatto rifiatare Librizzi e Hands, altre due pedine cruciali nel successo. L’americano, in particolare, ha segnato 27 punti mettendo in croce i pari ruolo napoletani, tra i quali – per fortuna – si è inceppato in modo clamoroso Pullen, 0 su 10 dall’arco.

Varese ha patito di nuovo troppo a rimbalzo, concedendo 17 carambole in attacco alla GeVi comprese quelle, nei minuti finali, che hanno tenuto in vita la squadra di Valli. In quel fondamentale, e non solo, ci sono ancora cose da registrare (Tyus paradossalmente pare più macchinoso di quando è sbarcato dall’aereo). Ma lo si farà in settimana, con un pizzico di serenità in più, cercando magari di pianificare un’azione da sbarco a Sassari, per rompere il tabu trasferta. Appuntamento quindi al 5 gennaio e buon anno a tutti.

PALLA A DUE

Tanto pubblico a Masnago dove si va oltre 4.500 paganti pur con il divieto per i tifosi ospiti. In parterre anche l’olimpionico Nicolò Martinenghi e il simpatico Frank Gramuglia. In campo la novità assoluta è Desonta Bradford; cambia anche il quintetto con Librizzi e Alviti titolari per l’assenza di Sykes e gli acciacchi di Gray. Applausi per gli ex Woldetensae e De Nicolao con il primo che va in quintetto accanto agli esperti Pangos, Green, Zubcic e Bentil.

Hands da lotteria di capodanno. Per Bradford esordio coi fiocchi

LA PARTITA

Q1 – Come a Reggio Emilia, la OJM ha cattiva mira da 3 punti in avvio, ma se le conclusioni da fuori non funzionano (0/6) i biancorossi trovano alcune entrate vincenti e scappano 12-5. Poi però l’attacco si ferma e consente a Napoli di tornare sotto, anche perché Varese è presto in bonus e gli ospiti si avvicinano dalla lunetta. Una bomba di Librizzi riattiva la OJM, una di Hands la spinge sino al 22-12 del 10′.

Q2 – In poco più di 3′ però Napoli rientra, merito di tre canestri pesanti cui Varese oppone solo una entrata di Bradford e una tripla di Librizzi. Il pareggio di Pangos dopo timeout di Mandole mette paura così come il terzo fallo di Kao, poi la tripla di Johnson vale il nuovo +5 con cui la OJM e i suoi tifosi tirano il fiato. Anche perché il replay toglie un trepunti a Newman (tiro dopo lo scadere dei 24”). Un paio di buone difese, un’entrata di Bradford e 5 punti di Hands spingono ancora a 10 il margine alla sirena di metà gara, 49-39, nonostante 13 di Zubcic nel quarto.

Q3 – Il terzo quarto non è quello di Cremona o Reggio, però la flessione al termine dei 10′ è di nuovo significativa, e punitiva per un’Openjobmetis che subisce la bruttezza di 29 punti (a 19) dall’attacco di Napoli, polverizzando il vantaggio della prima metà di gara. La squadra di Mandole inizia ad avere problemi di falli, deve allentare la guardia di Alviti e Johnson ma resta al comando a lungo con i canestri dello stesso Alviti e di Hands salito oltre quota 20. Nel finale però la GeVi imbrocca i possessi giusti, Mandole non ferma il gioco salvo a 22” dalla fine quando però Pangos e Green confezionano pareggio e sorpasso. Solo una magata di Bradford in entrata fissa il 68-68.

Mandole: “Lavoriamo tutti i giorni per vincere e trasformare i fischi in applausi”

IL FINALE

L’avvio della OJM è incoraggiante in apertura di ultimo quarto (con Kao) ma Valli ferma subito il gioco ed evita fughe in avanti. Il momento-no di Gray pesa sull’economia biancorossa: due triple sbagliate, un canestro fallito da un metro e così Napoli ricuce. Pangos pareggia a 6′ dalla fine ma sbaglia l’aggiuntivo (72-72) e Varese pare avere una golden share sulla tripla di Bradford, vanificata da una forzatura successiva. Gli ospiti ne approfittano, tornano sotto senza sorpassare salvo in un’occasione subito respinta da Alviti; negli ultimi 3′ il margine oscilla sempre tra i 2 e i 4 punti ma la volata è decisa tra falli tattici, lunetta e timeout. Varese sceglie sempre Hands, 4 su 4 nei primi due giri di tiri liberi, ma Napoli pur sbagliando rimedia a rimbalzo e converte i propri tentativi dalla linea della carità. Brivido su un fallo di Johnson (quinto) che gli arbitri vanno a rivedere per possibile antisportivo, poi sfumato; brividi quando Hands fallisce un libero e Napoli può rimettere con 3 punti da rimontare. Niente fallo ma Pullen perde tempo, così Bentil deve tirare in qualche modo e coglie il ferro: finisce in gloria, 89-86. Ma c’è ancora tanto da fare.

 

OPENJOBMETIS VARESE – GEVI NAPOLI 89-86
(22-12, 49-39; 68-68)

VARESE: Librizzi 17 (3-4, 3-6), Hands 27 (5-7, 3-9), Alviti 15 (2-2, 3-8), Johnson 7 (2-4, 1-5), Akobundu-Ehiogu 6 (3-3); Gray 2 (1-2, 0-5), Bradford 13 (4-7, 1-1), Tyus (0-3, 0-1), Assui 2. Ne:Virginio, Avvinti, Fall. All. Mandole.
NAPOLI: Pangos 7 (2-4, 1-4), Green 20 (5-9, 2-5), Woldetensae, Zubcic 21 (5-11, 3-3), Bentil 22 (5-8, 1-6); Pullen 8 (4-6, 0-10), Treier (0-1), De Nicolao (0-1, 0-1), Newman 6 (0-2, 2-4), Totè 2 (1-3). Ne: Saccoccia, Mabor Dut. All. Valli.
ARBITRI: Sahin, Valzani, Vallerani.
NOTE. Da 2: V 20-32, N 22-45. Da 3: V 11-35, N 9-33. Tl: V 16-20, N 15-23. Rimbalzi: V 42 (8 off., Akobundu, Alviti 8), N 46 (17 off., Bentil 10). Assist: V 17 (Hands 8), N 22 (Pangos 7). Perse: V 12 (Hands 3), N 9 (Bentil 2). Recuperate: V 4 (Gray 2), N 3 (Pangos 2). 5 falli: Akobundu-Ehiogu, Johnson. F. tecnico: Zubcic (18.19). Spettatori: 4.585.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Dicembre 2024
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