Preoccupazione alla Mv Agusta: le difficoltà di Ktm fanno tremare i lavoratori della Schiranna
La rsu Fiom Giuliano Zanetti: "Se si blocca Ktm, tutto si ferma anche qui. Servono risposte urgenti dall'azienda". Mercoledì 4 dicembre l'incontro delle parti in Confindustria Varese
«Ktm ha aperto il concordato in continuità e noi non sappiamo se funziona come in Italia. Quindi questa situazione di incertezza crea preoccupazione tra i lavoratori».
A parlare è Giuliano Zanetti, rsu della Mv Agusta, che ogni giorno si confronta con i suoi colleghi di lavoro.
Essendo il 51 per cento della Mv Agusta in mano agli austriaci di Ktm, il timore che questa situazione possa coinvolgere anche la storica azienda motociclistica varesina è dunque più che giustificato. «La nostra preoccupazione è fondata – continua il sindacalista – perché avendo in mano Ktm tutta la parte organizzativa, quindi acquisti, vendita e marketing, se si bloccano gli austriaci tutto si ferma anche qui alla Schiranna».
I lavoratori hanno ricevuto l’ultimo stipendio con 12 giorni di anticipo. «Non è una cosa normale – continua Zanetti – perché questo avviene proprio in coincidenza con l’apertura del concordato. Noi abbiamo chiesto informazioni sulla situazione all’azienda ma non abbiamo ottenuto risposte».
Mercoledì 4 dicembre è previsto un incontro in Confindustria Varese: «Speriamo che in quella sede ci diano qualche rassicurazione in merito» conclude il sindacalista.
Mv Agusta con Ktm può crescere. I trascorsi con Husqvarna? “Una storia diversa”
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
NucciaSiluri su Omicidio di Lidia Macchi, 38 anni senza un colpevole
Felice su Giovanni Borghi si rivolta nella tomba: il messaggio della Befana e il futuro incerto di Cassinetta
lenny54 su Sesto Calende insicura? Botta e risposta tra Fratelli d'Italia e il sindaco Giordani
Clara Fiore su 2024 da record, l'Ospedale del Ponte è tra i primi quattro centri lombardi per numero di accessi
gokusayan123 su Rissa al bar a Saronno, il Questore dispone la chiusura del locale per 30 giorni
feimoncb su Poste centrali di Busto Arsizio: ecco come chiudere l'anno perdendo un cliente
Ennesima storia triste della industria italiana…incapace di sopravvivere con le proprie gambe come solo pochi decenni fa….totalmente lasciata all’appetito delle multinazionali che molto spesso se la passano peggio dello stesso brand che acquisiscono e che molto spesso depradano. E che PIERER Mobility AG (la holding finanziaria che detiene KTM) fosse messa male non è una novità…in 3 anni -80% di azioni. La vera domanda è che oramai al management nemmeno più interessa produrre un bene destinato agli acquirenti….il turbocapitalismo finanziario ha sostituito la creazione del denaro tramite la produzione di una merce con la creazione del denaro con il denaro stesso. Il sistema finanziario motore della non-produzione e diventato fine a se stesso.
Altra parentesi triste è come si può ridurre un prestigioso marchio che ha contribuito alla storia del motorsport mondiale, con numerose innovazioni tecniche, dalla linea superlativa che detta scuola, come si può ridurre in queste condizioni. Quante MV vedete sulle strade? Quanti concessionari ci sono in Italia del prestigioso marchio ? E’ tutto veramente molto triste e deprimente…..