“Una norma anti Varese”: Alfieri contro la modifica dei fondi ai comuni di frontiera
Il Governo propone di modificare la legge 83 del 2023, alzando al 4% il limite del rapporto tra frontalieri e popolazione per assegnare i contributi ai comuni di confine. Il senatore varesino del PD critica duramente la misura, sostenendo che penalizza i comuni di Varese e sottrae milioni di euro al territorio
Il Governo intende modificare la legge 83 del 2023, che regola l’accordo fiscale tra Italia e Svizzera per i lavoratori frontalieri. La modifica riguarda l’articolo 10, comma 5, che stabilisce come assegnare contributi ai comuni di frontiera. Attualmente, il rapporto tra lavoratori frontalieri e popolazione di un comune non può superare il 3% per ricevere i fondi. L’emendamento proposto aumenta questa soglia al 4%.
Il senatore varesino del Partito Democratico Alessandro Alfieri annuncia battaglia per cercare di fermare una norma che definisce “anti Varese”, e che penalizza i comuni di confine: «Negli anni scorsi abbiamo lavorato per aumentare le risorse a disposizione dei comuni di confine. Lo abbiamo fatto coinvolgendo i rappresentanti dei Sindaci e le forze sociali. Lo abbiamo fatto difendendo il sistema dei ristorni dei frontalieri e l’istituzione di un fondo ad hoc di sostegno ai territori di confine. E abbiamo modificato la normativa permettendo a molti comuni di frontiera di chiudere i bilanci, aumentando al 50% l’utilizzo sulla parte corrente dei ristorni; e di ricevere i ristorni direttamente, abbassando il criterio per poterli avere dal 4 % al 3% del rapporto lavoratori frontalieri – abitanti».
«Ieri sera (venerdì 13 dicembre) il governo di destra, spinto dalla Lega, ha rovinato tutto riportando indietro le lancette dell’orologio. Non contenti di aver istituito nella scorsa legge di bilancio una tassa della salute sui lavoratori frontalieri che non sanno neanche come applicare, ora hanno presentato un emendamento in bilancio che con un tratto di penna sottrae 4 milioni di euro a Varese e svariate centinaia di migliaia di euro a diversi comuni delle nostra provincia, a partire da Laveno Mombello e Venegono inferiore».
E non è tutto: secondo Alfieri, il Governo, se la norma passasse, entrerebbe a “gamba tesa” anche sulla possibilità dei Comuni di investire il denaro dei ristorni in opere a beneficio dei frontalieri: «Alla faccia dell’autonomia vorrebbe imporre anche come spendere i soldi dei ristorni, che i comuni usano per sistemare le strade e garantire i servizi sociali come previsto anche da accordi internazionali -dice il senatore- . Un provvedimento calato dall’alto, preso senza alcun coinvolgimento o consultazione dell’associazione comuni di frontiera così come previsto dalla Legge 83 del 2023. E non provassero a dire che lo fanno per Beko: non stanno facendo assolutamente nulla per tutelare i siti produttivi e dove comunque ci sono risorse specifiche nel bilancio dello Stato, senza bisogno di andare a sottrarle dai bilanci dei comuni di frontiera. Daremo battaglia in parlamento per fermarli», conclude Alessandro Alfieri.
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