Addio a Rosita Missoni: donna d’impresa, innovazione e colore dal Varesotto al mondo
Moglie di Ottavio Missoni, Rosita è stata una figura rispettata non solo come stilista, ma anche come esempio di imprenditoria femminile, mantenendo vivo il legame tra la maison e la tradizione artigianale italiana
Se ne va una una donna che è stata alla base di una storia leggendaria dell’alta moda Italiana, mondiale e, fortunatamente per il nostro territorio, anche del Varesotto: si è spenta all’età di 94 anni Rosita Missoni, fondatrice insieme al marito Ottavio di un marchio che è simbolo di colore, successo, amore e creatività.
Rosita Jelmini Missoni era nata nel 1931 a Golasecca, poco lontano da dove sorgeva la fabbrica di scialli e tessuti ricamati fondata dai nonni materni, i Torrani, nella quale lavorano i genitori Angelo Jelmini e Diamante Torrani.
Cresciuta in una famiglia di artigiani tessili, la sua infanzia fu segnata dall’amore per i tessuti e per la creatività, elementi che saranno centrali nella sua futura carriera fino a diventare una figura di spicco nel mondo della moda e del design e dell’imprenditoria femminile.
Nel 1953, sposò Ottavio Missoni, atleta e appassionato di moda, dando inizio a una collaborazione destinata a rivoluzionare il panorama del prêt-à-porter. Insieme fondano la maison Missoni nel 1958, nel laboratorio di Gallarate, trasformandolo in uno dei marchi più riconosciuti al mondo.
Nel 1969, i coniugi Missoni costruirono un maglificio alla fine di una strada boscosa nel comune di Sumirago che insieme alla villa diventerà la casa simbolo e custode della storia imprenditoriale e famigliare.
Rosita portò il suo senso estetico unico e il suo amore per il colore nella creazione delle celebri maglie a zigzag, motivo che diventerà simbolo della maison. La sua capacità di combinare tradizione e innovazione tessile ha contribuito a creare una nuova idea di lusso casual e sofisticato.
Nel 1997, Rosita decise di passare la direzione creativa della linea moda ai suoi figli, concentrandosi invece sulla collezione Missoni Home, dove continuò ad esprimere la sua passione per il design attraverso arredamenti e complementi d’arredo.
Rosita è stata una figura rispettata non solo come stilista, ma anche come esempio di imprenditoria femminile, mantenendo vivo il legame tra la maison e la tradizione artigianale italiana. La sua visione e il suo impegno hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo della moda e del design.
La scomparsa del marito Ottavio risale al 9 maggio 2013, dopo di allora la storia e l’estetica dell’azienda furono celebrate in una straordinaria mostra al museo Maga di Gallarate nel 2015, un viaggio tra cento opere di artisti europei con i quali i Missoni si sono confrontati nel loro lungo percorso culturale, artistico.
Nel frattempo molte cose sono cambiate anche in azienda. La famiglia Missoni continua a detenere una quota significativa della proprietà, riflettendo il forte legame tra il marchio e i suoi fondatori ma nel 2018, una svolta importante è stata l’ingresso del fondo di private equity FSI (Fondo Strategico Italiano), che ha acquisito una partecipazione pari al 41,2% del capitale aziendale. Questo investimento ha avuto l’obiettivo di sostenere la crescita internazionale del marchio e rafforzarne la presenza nei mercati globali.
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