Al teatro di Uboldo la storia di Gianni Rodari che racconta anche un pezzo di ventennio fascista
Alessandro Colombo porta in scena la trasformazione del giovane Rodari: dal cattolicesimo all’antifascismo fino al comunismo, passando dal Seminario alla Bandiera Rossa. Appuntamento venerdì 24 gennaio
Venerdì 24 gennaio al Teatro San Pio di Uboldo andrà in scena “Io, il Favoloso Gianni” lo spettacolo teatrale scritto e interpretato da Alessandro Colombo con la consulenza editoriale di Sara Hamcho ed edito da Macchione. È il racconto dei primi 23 anni di vita di Gianni Rodari, che coincidono con il ventennio fascista, visto che vanno dal 1920, anno di nascita di Rodari, al 1943, ultimo anno di insegnamento come maestro elementare.
Ventitrè anni che coincidono con l’ascesa al potere e la caduta di Benito Mussolini. E che raccontano la trasformazione del giovane Rodari: dal cattolicesimo all’antifascismo fino al comunismo, passando dal Seminario alla Bandiera Rossa.
Ecco che allora “Io, il Favoloso Gianni”, attraverso la storia di Rodari, diventa un altro modo più leggero, ma non per questo meno profondo, di raccontare la storia “vera” del periodo fascista in Italia lontano da pregiudizi e giudizi.
Lo spettacolo è portato in scena dalla Cooperativa Fiore che ride. Sul palco, assieme ad Alessandro Colombo che interpreta il giovane Rodari, Silvia Chiaravalle che interpreta alcune tra le più belle poesie e filastrocche di Rodari. E poi Giulia Boretti che interviene cantando alcuni brani su poesie di Rodari e che è accompagnata alla chitarra da Flavio Milan, che si occupa anche del commento musicale e della regia. La regia audio e luci è affidata a Graziano Dalla Valle.
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