Aler e l’alloggio occupato a Somma: “Denunceremo i due occupanti”

In una nota l'azienda che gestisce le case popolari contesta le affermazioni della coppia entrata nella casa di via Casale a Somma. E contesta anche le ditte che hanno realizzato gli allacciamenti

Case popolari aler

Aler Varese-Como-Monza-Busto Arsizio procederà con denuncia penale, per il caso dell’occupazione dell’alloggio a Somma Lombardo.
Lo chiarisce una nota dell’agenzia regionale che gestisce le case popolari, che puntualizza anche una serie di aspetti.

La nota riparte dall’occupazione il 21 gennaio e al primo intervento di Aler.
«All’arrivo sul posto, il geometra incaricato, supportato dalla Polizia Locale, ha rilevato che un alloggio presentava evidenti segni di effrazione» (un passaggio per smentire la coppia che aveva parlato di porta aperta). «All’interno sono stati trovate una donna risultante residente a Cardano al Campo ed il suo compagno, intenti a sistemare le proprie cose dopo aver forzato l’ingresso e sostituito il cilindro della serratura. I due occupanti hanno inizialmente tentato di giustificare la loro presenza, dichiarando che un presunto funzionario di Aler avrebbe consegnato loro le chiavi, affermazione prontamente smentita».

«Nonostante gli inviti a lasciare immediatamente l’alloggio, l’intervento con la forza non è stato possibile, e su indicazione della Polizia Locale, è stato concesso un breve termine per liberare l’immobile. Parallelamente, Aler si è attivata con i Servizi Sociali per verificare le difficoltà dichiarate dai due occupanti. Da questa indagine è emerso che il Comune di Cardano al Campo, di competenza per residenza, aveva già effettuato numerosi tentativi di supporto, tra cui soluzioni abitative alternative e aiuti economici, tutti rifiutati. È stato inoltre accertato che il nucleo disponeva di un reddito da lavoro dipendente, di una parziale rete familiare e dell’esistenza di un immobile di proprietà nel paese d’origine della donna».

Al di là della presenza di proprietà o di reti familiari, la coppia era anche in graduatoria per l’accesso alle case popolari a Ferno.
Paradossalmente ora invece l’assegnazione diventa impossibile, specifica Aler: «La signora, regolarmente iscritta in graduatoria per l’assegnazione di un alloggio sociale, non ha atteso la conclusione dell’iter istruttorio, scegliendo invece di mettere in atto l’occupazione abusiva, un atto che costituisce reato. Aler, nel rispetto della normativa vigente, procederà con la denuncia penale nei confronti dei due occupanti e con l’esclusione di entrambi dalle graduatorie SAP per i prossimi cinque anni. Nel caso in cui l’immobile non venga liberato spontaneamente, si procederà con un procedimento amministrativo che, con il supporto degli ufficiali giudiziari, porterà allo sgombero forzoso».

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C’è un’ultima notazione: «Aler sottolinea con sorpresa la facilità con cui l’occupante abusiva è riuscita ad attivare le utenze a suo nome. Questo episodio solleva interrogativi sulla documentazione richiesta dai fornitori di servizi e sulle verifiche effettuate per accertarne la validità, Aler si riserva di procedere nei confronti dell’azienda che ha concesso gli allacciamenti, per tutelare i propri interessi. Infine, in attesa di un ulteriore confronto con l’assistente sociale di riferimento, Aler ribadisce il proprio impegno nel garantire il rispetto della legge e nel tutelare il diritto all’abitare dei cittadini che seguono correttamente i percorsi stabiliti».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 24 Gennaio 2025
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