Anna Frank e il diario segreto in biblioteca Frera a Tradate per il Giorno della Memoria
Dopo quella di lunedì 27 gennaio la proiezione del film di animazione viene riproposta venerdì 31 gennaio alle 15.30 per i ragazzi dagli 11 anni
Per rendere omaggio al Giorno della Memoria 2025 la Biblioteca Frera invita i ragazzi dagli 11 anni all’iniziativa “Un messaggio di pace, speranza e generosità attraverso le pagine del celebre Diario di Anna Frank”.
Nell’occasione, come già avvenuto lunedì 27 gennaio, anche venerdì 31 gennaio, sempre alle ore 15.30 in sala eufonica sarà proiettato il film “Anna Frank e il diario segreto”, un’animazione dal forte intento didattico che racconta in una chiave fantastica i temi del razzismo, prendendo spunto dal diario della più giovane tra i testimoni della Shoà.
La trama
Amsterdam. Nel museo dedicato ad Anna Frank un temporale infrange la teca nella quale è custodito il diario della ragazzina ebrea morta in un campo di concentramento dopo aver vissuto per oltre due anni nascosta con la sua famiglia nell’attico segreto di una palazzina della città olandese. Dalle pagine del diario “liberato” si materializza Kitty, l’amica immaginaria con cui Anna conversava in quel testo quasi epistolare. Kitty vede i visitatori del museo, fra cui un ladruncolo di nome Peter, ma loro non vedono lei: perché la ragazza diventa visibile solo fuori dalla casa-museo di Anne, e solo se ha con sé il diario della sua amica perduta. Da quel momento Kitty andrà in cerca di Anne, di cui non conosce il destino, aiutata da Peter, e a sua volta aiuterà Ava, una bambina immigrata che sta per essere cacciata dalla “polizia non tedesca” dalla casa occupata di Amsterdam dove si è rifugiata insieme alla sua famiglia.
Il regista e sceneggiatore israeliano Ari Folman ripercorre la vicenda di Anna Frank attraverso continui salti fra il passato che Anna ha narrato nel suo celebre diario e il presente in cui Kitty si muove come un’investigatrice.
Molte sono le domande ricorrenti: che cosa vuol dire essere ebreo? Qual è il messaggio lasciato da Anna, e quale rilevanza può (o dovrebbe) avere in una Amsterdam contemporanea dove la ragazzina ebrea è celebrata da un museo, una scuola, un ponte e un teatro, nonché una marea di libri e di performance cinematografiche e teatrali, ma dove i nazionalismi continuano e riemergere con forza e si accaniscono sulle nuove minoranze etniche?
Folman, i cui nonni sono stati deportati verso i campi di concentramento nella stessa settimana in cui Anne e la sua famiglia hanno compiuto quel tragico viaggio, cerca di ricostruire attraverso un’animazione fantasmagorica la tragedia dell’Olocausto, fatta di figure nere gigantesche portatrici impassibili di morte e di calanchi in cui si incuneano i treni dei deportati.
Dagli 11 anni.
Partecipazione gratuita.
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