Busto Arsizio torna a fidarsi dell’affido famigliare. In sei mesi da 3 a 30 i nuclei disponibili ad accogliere minori

L'assessore ai Servizi Sociali presenta i buoni risultati ottenuti ampliando l'offerta per chi vuole impegnarsi nella tutela dei minori: "Grazie all'apertura ai single e alla formula part time"

minori bambini foto pixabay

Prima dell’inizio del progetto Affi-Darsi a Busto Arsizio le famiglie che accoglievano in casa un minore sotto tutela erano solo tre, un numero che non faceva onore ad una città che ha superato gli 84 mila abitanti. A sei mesi dall’avvio della nuova sperimentazione il numero di nuclei (famiglie o single) che hanno aderito è salito a 30.

«È una goccia nel mare del disagio famigliare che conta 720 minori attualmente sotto la tutela del Comune di Busto Arsizio ma è un grandissimo risultato se si pensa a come eravamo messi quando siamo partiti» – ha commentato l’assessore ai Servizi Sociali Paola Reguzzoni nel presentare le prossime due iniziative organizzate insieme alla cooperativa Proges.

L’uovo di Colombo è stato il cambiamento epocale inserito grazie ad un importante lavoro che ha ampliato l’offerta per chi vorrebbe mettersi in gioco ma che, spesso a causa di un impegno troppo gravoso e di regole stringenti, non se l’è sentita di prendersi la responsabilità: «L’apertura ai single e all’affido part time ha permesso di ampliare in maniera considerevole l’accoglienza di questi ragazzi al di fuori delle comunità per minori – spiegano da Proges -. Grazie a queste nuove forme è possibile impegnarsi per un paio di pomeriggi a settimana, mantenendo il minore nella famiglia di origine e allo stesso tempo creando legami con gli affidatari».

Paola Reguzzoni ha anche annunciato il rinnovo del regolamento sugli affidi che è stato appena licenziato dalla Giunta: «Abbiamo diversificato i riconoscimenti economici, ad esempio tra i parenti e le famiglie totalmente estranee al minore, e deciso un minimo di riconoscimento di rimborso spese di almeno 300 euro».

Nel comunicare questo successo l’assessore ai Servizi Sociali ha voluto ringraziare, in particolare, le parrocchie della città che hanno accolto e dato spazio agli incontri con i cittadini interessati: «La loro disponibilità è stata essenziale per raggiungere questo primo obiettivo e per questo li ringrazio».

Di seguito l’articolo con la presentazione dei prossimi due eventi pubblici dedicati al tema e che vede coinvolte anche le scuole (Ipc Verri, Enaip e Ite Tosi) la compagnia teatrale Viandanti Teatranti e l’artista Cuboliquido per stimolare la creatività e instaurare buone pratiche per fare in modo che l’esperienza dell’affido porti benefici sia ai minori che alle famiglie.

Venerdì 31 gennaio in Sala Pro Busto un incontro dedicato all’affido familiare

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Gennaio 2025
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