Gianni Lucchina boccia la giunta di Gavirate: “Gestione scialba e senza personalità”
Il capogruppo di Vivere Gavirate traccia un bilancio dei primi sei mesi dell'amministrazione Parola. Critica la tassazione elevata e la mancanza di azioni forti in difesa della scuola
Una maggioranza scialba, senza guizzi o personalità che imprima ritmo all’azione, che rimane di sola continuità con la precedente amministrazione. Il giudizio di Gianni Lucchina, capogruppo di Vivere Gavirate all’opposizione in consiglio comunale, è negativo: « I primi sei mesi di giunta Parola possiamo definirli “senza sale”. C’è il protagonismo di qualcuno, che non è il sindaco, che appiattisce gli altri membri della giunta e della maggioranza. Le promesse in campagna elettorale restano solo promesse: nel bilancio 2025 ci sono solo le opere già avviate dall’ex sindaco Alberio. Nessuna novità per il pontile né, tantomeno, per le passerelle. Le tasse comunali restano le più alte tra i comuni della zona e per la scuola non ci sono progetti di sviluppo».
Gianni Lucchina, insieme alla consigliera Beatrice Bisanti, elenca le maggiori criticità sul piatto: le addizionali comunali di Irpef e IMU seconda casa più alte della zona, le tariffe cimiteriali riviste in rialzo, i costi legati alla scuola molto onerosi per le famiglie a fronte di servizi scarsi: « La mensa va pagata anche se il figlio non mangia perchè si anticipa il costo; non c’è scuolabus. Sulla materna di Oltrona ci siamo battuti per ottenere il contributo comunale ma non vediamo una politica costruttiva per il futuro. C’è il calo demografico, è inutile negarlo, ma la scuola è centrale per la vita della nostra città e va pensato un piano di sviluppo vero, dai nidi alle superiori. Il mio gruppo si è detto disponibile a costruirlo: le criticità sono tante ma vanno affrontate con serietà e visione del futuro».
E sulla disponibilità a collaborare Lucchina solleva una questione di metodo: « La nostra azione, pur all’opposizione, vuole essere di costruzione di offerte serie e di sostegno alle criticità. Abbiamo sempre ricevuto chiusure o silenzi: così davanti alla nostra mozione in difesa della Ilma Plastica, bocciata per una critica procedurale, o adesso davanti alla richiesta, presentata ai capogruppo, di un’attività a sostegno della crisi Beko. Risultato? Silenzio su tutti i fronti. Non abbiamo esposto sul palazzo comunale nemmeno lo striscione che altre amministrazioni hanno, un segnale di solidarietà verso quei lavoratori che rischiano di perdere il lavoro.
Il piano degli investimenti presentato dalla giunta Parola per il 2025 evidenzia, secondo Lucchina, mancanza di slancio ed energia: « I lavori presentati sono solo la prosecuzione del piano dell’ex sindaco Silvana Alberio. Nessuna novità, nemmeno sul lungolago su cui c’erano state tante promesse. Non è stato stanziato un euro per sistemare le criticità».
Anche la torretta del canottaggio è ancora incompleta, hanno tolto le transenne ma è tutto fermo: « È un’opera iniziata male, con i blocchi di cemento sbagliati, e, speriamo, non finisca peggio. I lavori sono diretti dall’Autorità di Bacino ma il Comune di Gavirate paga al 50% le spese di realizzazione. Non abbiamo visto variazione di costi, ma monitoreremo da vicino gli sviluppi».
Gianni Lucchina definisce superficiale e arrogante anche la gestione della nomina del componente indicato dalla minoranza nel Distretto dei 2 Laghi: « Avevo seguito il regolamento, ottenendo l’approvazione del mio candidato da parte delle opposizioni degli altri comuni del Distretto. Il sindaco, invece, ha scelto il nome indicato dall’altro gruppo di minoranza preferendolo per l’anzianità».
Sui rapporti con il capogruppo di Gavirate s’è Desta Simone Foti, Lucchina parla di posizione e atteggiamento diversi: « Ci sono state occasioni per un’alleanza ma, in genere, le nostre attività sono molto diverse. Noi abbiamo un comportamento meno ostico perchè siamo portati a costruire condizioni per il bene della collettività».
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