I capannoni a Tornavento e l’idea di una “conchiglia gigante” che attragga attenzione intorno a Malpensa

Il nuovo insediamento sul "campagnone" tiene banco sull'ultimo giornalino comunale di Lonate Pozzolo. Il centrodestra ha una sua visione di come dovrà essere. Divise le minoranze

capannoni tornavento campagnone

Il progetto dei capannoni al “campagnone” di Tornavento, tra il borgo più bello della provincia e l’amata via Gaggio, continua ad animare il dibattito politico a Lonate Pozzolo, il Comune di riferimento.

E adesso si parla di una «città lavorativa sottoterra», come nuova forma dell’insediamento, e anche di nuovi elementi di richiamo, come «una conchiglia gigante» che renda speciale il luogo, con l’obbiettivo – ambizioso – di trasformare una struttura logistica in un elemento di richiamo.

Le due prospettive compaiono nel lungo intervento della maggioranza di centrodestra pubblicato sul numero di fine 2024 di “Il lonatese”, l’informatore comunale. Il tema del “campagnone” di Tornavento ritorna in più di una pagina a dimostrazione di quanto sia sentito nel dibattito del paese (e non solo: c’è anche una petizione contro il progetto).

L’assessore al Territorio Mario Volontè ribadisce la linea dell’amministrazione, che lega l’intervento alla ineluttabile accettazione dello sviluppo dell’aeroporto: «Ritengo che Malpensa non vada ostacolata, ma gestita, ricercando sempre un dialogo costruttivo con il gestore aeroportuale cercando di coniugare al meglio il rispetto dell’ambiente e lo sviluppo di Malpensa».

(nella foto di apertura: il render dell’intervento presentato in Comune con la documentazione progettuale).

Mentre – dice in seguito – fino ad oggi Lonate Pozzolo non ha avuto beneficio dallo sviluppo aeroportuale: «Tutte le attività/strutture presenti all’interno del sedime aeroportuale non portano nessun beneficio economico alle casse comunali» e invece bisogna «invertire la tendenza». La stessa linea dunque già annunciata a settembre.

Volonté assicura anche che «il progetto, sarà portato all’attenzione di tutti in particolare ai residenti di Tornavento con la trasparenza che ci contraddistingue», polemizzando con la precedente amministrazione.

Sul fronte delle minoranze, Tiziano Bonini (I cittadini per i cittadini) mantiene la sua linea di ridimensionamento della vicenda, che viene ridotta a polemica contingente perché il «progetto presentato su carta» sarebbe «assolutamente inattuabile ed infattibile» e preso in considerazione solo «per prassi».

Il centrodestra: “Progetto accettabile, ma da ristudiare”

A dire il vero però la maggioranza spende molte parole per l’analisi del progetto, sottolineando carenze ma anche opportunità e possibili “correttivi”. Oltre all’intervento di Volontè (che appunto insiste sulla opportunità da cogliere), c’è poi appunto il testo del gruppo di maggioranza, che definisce il progetto «qualcosa di sicuramente accettabile, ma da ristudiare urbanisticamente».

«Non è abbastanza innovativo, ma di stile oramai superato, è la classica struttura produttiva fine a sé stessa e non rispettosa del territorio e, soprattutto, così com’è, non resterà nei libri di architettura come qualcosa da studiare e da cui trarre esempio. Insomma bisogna che venga rielaborato lo studio urbanistico».

Per la maggioranza il polo si può fare ma «non si devono, perciò, ammassare capannoni su capannoni, anche se vagamente mitigati con il colore verde». Si deve invece pensar a «qualcosa di attraente, che davvero salvaguardi e non snaturi l’ambiente e, cosa fondamentale, dovrà essere un motivo di orgoglio per il luogo in cui si insedierà».

Come realizzarlo?
«L’innovazione a cui pensiamo è una città lavorativa nascosta sotto terra
, dove si possano realizzare quei luoghi che sono stati mostrati su tutti i media e sopra, fuori terra, ci siano solo strutture a scopo pubblico, per il benessere del corpo e della mente e che
siano molto significative ed eclatanti per Tornavento».

In sostanza lasciando in superficie la parte pubblica e di servizi e realizzando il resto in sotterranea, per minimizzare l’impatto visibile della struttura, i capannoni appunto.

C’è poi anche appunto l’idea di pensare «ad esempio, ad una struttura, che potrebbe essere una conchiglia gigante, che richiami l’attenzione di tutti quelli che passano per la strada, che attiri tanto e subito faccia pensare che bisogna andare lì per scoprire e vedere cos’è». Non è chiarissimo se si pensi a una sorta di monumento oppure di una struttura edilizia che in superficie richiami la forza della conchiglia, come simbolo.

Uniti e Liberi: “Il campagnone deve rimanere un terreno agricolo”

Alla posizione del centrodestra, Uniti e Liberi – la lista civica di opposizione – ha risposto con un ulteriore intervento che sottolinea il sostanziale avallo al progetto che – a loro dire – viene dall’amministrazione. Secondo Uniti e Liberi l’impostazione data dal centrodestra ha come obiettivo quello di «modificare il piano della discussione dall’essere d’accordo o meno tra approvare e non approvare il progetto, al dare per scontato che quell’area sarà edificata.

«Le parti, per chi non si vuole arrendere all’edificazione del campagnone, sono chiare: chi vuole combattere quest’opera è da una parte; l’amministrazione è dall’altra, perché la sua scelta l’ha già fatta, qualsiasi cosa vi racconti. Bisogna diffidare da chi cerca di mescolare le carte con armi di distrazioni di massa, come spostare l’attenzione su altre zone e altri capannoni. Il campagnone è un terreno agricolo e tale deve rimanere».

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 04 Gennaio 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.