Il racconto folle di Sodinha: “Musica, donne, alcol e samba a casa di Ronaldinho a Galliate Lombardo”
Un’intervista speciale ad un calciatore speciale, Felipe Monteiro Diogo, ha riacceso i riflettori sulla mitica villa di Galliate Lombardo appartenuta a Ronaldinho
Un’intervista speciale ad un calciatore speciale, con una storia fatta di tantissima tecnica e altrettanta follia, dentro e fuori dal campo, con un pizzico di pepe che porta nel Varesotto, a Galliate Lombardo, sulle rive del lago di Varese, in una villa che ha avuto tanti proprietari interessanti (Ugo Tognazzi e Riccardo Solgiano prima di Ronaldinho) e i cui muri hanno visto cose che se potessero parlare…
L’intervista è quella che il podcast Centrocampo, condotto da Benv3, influencer di fede juventina, e Genny, ha realizzato a Felipe Monteiro Diogo, conosciuto come Felipe Sodinha, calciatore brasiliano, centrocampista o attaccante attualmente in forze all’Atletico Offlaga in Prima Categoria in Lombardia, provincia di Brescia, ma che in passato ha calcato campi ben più blasonati vestendo le maglie di Udinese, Brescia, Bari, Modena solo per citarne alcune con tante presenze, gol e spettacolo tra serie B e C. Negli ultimi anni ha lasciato i riflettori del calcio che conta per continuare a coltivare la propria passione tra Serie D, Eccellenza e Prima Categoria, perché racconta nel podcast, per lui il calcio è una scintilla che accende un fuoco che finché non si spegne continuerà ad alimentare.
Sodinha ha vissuto di calcio, ma è anche sopravvissuto grazie al calcio. Ha ammesso di aver avuto gravi problemi con l’alcol, tanto da andare spesso a fare allenamento ubriaco dalla sera prima. Il calcio lo ha salvato, perché senza sarebbe finito sicuramente peggio, ma alcuni incontri e alcune serate passate quando era una giovane promessa non lo hanno aiutato.
Una di queste si è svolta nella mitica villa di Galliate Lombardo appartenuta a Ronaldinho, leggendario calciatore brasiliano del Milan e del Barcellona, tanto forte in campo quanto eccentrico fuori. In una delle tante nottate di festa organizzate a colpi di alcol, donne, musica e divertimento sfrenato ha partecipato anche Sodinha e il suo racconto è ricco di aneddoti e follie.
«Quando sono arrivato ad una festa a casa di Ronaldinho, una festa importante come tutte le altre organizzate dai calciatori brasiliani che frequentavo allora, pensavo di essere arrivato. Ronaldinho era il mio idolo, quando sono andato via da casa sua alle 6.30, ubriaco come tutti, gli ho chiesto di baciargli i piedi – ha raccontato nel podcast -. Sono andato lì con alcuni miei compagni brasiliani di Udine, era un martedì sera, pensavo di dover andare come al solito a Milano, poi siamo arrivati in una villa enorme che non sapevo fosse casa di Ronaldinho vicino a Varese. Ci hanno fatto lasciare telefono e siamo entrati in un sotterraneo dove la musica era altissima e c’erano 50 ragazze, pensavo di essere arrivato in paradiso, quando poi ho visto Ronaldinho e l’ho abbracciato. Lui mi ha detto: “Fai come fossi a casa tua”. Io ero senza parole, non puntavo le ragazze, seguivo lui, ho suonato con lui, non ci credevo. Abbiamo bevuto parecchio, ad un certo punto mi sono alzato, ho fatto un giro per la casa, c’erano tanti giocatori, anche giocatori importanti del Milan: sono entrato in una stanza enorme piena di vini, c’era un biondo, bellissimo, con una mora e una bionda che si baciavano, non credevo fosse lui (senza fare il nome). Poi sono tornato col sorriso a mille denti, felice di aver passato una serata pazza con Ronaldinho, il mio idolo».
Per guardare tutta l’intervista clicca qui sotto (il passaggio sulla festa è dal minuto 42).
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