L’appello di Aime: più sostegno alle imprese locali per vincere le sfide globali

Secondo l'Associazione imprenditori europei, investire su competitività e innovazione è essenziale per il futuro delle aziende europee

Giuseppe Albertini nuovo presidente di aime

L’Associazione imprenditori europei (Aime) lancia un appello urgente per un intervento strutturale a favore delle imprese italiane ed europee, messe a dura prova dalle sfide economiche globali. Tra dumping salariale, concorrenza internazionale e attrattività della vicina Svizzera, le aziende del territorio faticano a mantenere la competitività e a garantire la crescita sostenibile.

«La situazione è critica: senza politiche industriali mirate, il rischio di perdere terreno sul piano globale è altissimo» afferma Gianni Lucchina, segretario generale di Aime. Sebbene i ristorni frontalieri rappresentino un aiuto temporaneo, non bastano a contrastare le difficoltà strutturali di un sistema economico che richiede interventi incisivi.

Una delle principali criticità evidenziate da Aime riguarda il dumping salariale, che crea un divario competitivo tra Paesi europei e la Svizzera, dove salari e condizioni fiscali più vantaggiose attirano lavoratori frontalieri e risorse qualificate. Questo fenomeno indebolisce il tessuto imprenditoriale locale, aumentando la pressione sulle aziende che operano in regola con le normative UE. Secondo Giuseppe Albertini, presidente di Aime, il problema richiede un approccio strategico: «Non possiamo limitarci a tamponare le difficoltà attuali. Servono misure fiscali che incentivino l’innovazione e promuovano l’internazionalizzazione delle nostre imprese. Solo così possiamo costruire un futuro più solido per l’economia europea».

Aime propone un piano articolato che punti su: investimenti in ricerca e sviluppo, essenziali per migliorare la capacità innovativa delle aziende. Accesso facilitato al credito per le Pmi, cuore pulsante dell’economia europea. Politiche fiscali favorevoli, in grado di bilanciare il divario competitivo con i Paesi esterni all’UE. Incentivi per la transizione tecnologica, fondamentale per affrontare le sfide dell’economia globale. «La resilienza delle imprese dipende dalla capacità di adattarsi e innovare, ma per farlo occorrono strumenti adeguati e un ecosistema favorevole», aggiunge Lucchina.

Aime si impegna a vigilare sull’attuazione delle politiche necessarie e a sostenere un dialogo costruttivo con le istituzioni nazionali ed europee. Solo attraverso interventi strutturali e lungimiranti sarà possibile creare un sistema produttivo forte e capace di competere su scala globale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Gennaio 2025
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