Pagelle Pro Patria: Ferri fascia e gol, Somma puntato, nuvola nera su Beretta

A Novara la Pro Patria lotta, va in vantaggio al 19', ma poi viene ribaltata in appena quattro minuti appena dopo i cambi dei gaudenziani. Il fortino biancoblu si rivela un castello di carte, fragile e con un'artiglieria pesante mal calibrata

Le foto di Pro Patria - Vicenza (0-3)

È una Pro Patria sempre più impantanata nel fango, quella che sotto la pioggia a Novara incassa in rimonta (proprio come contro la Giana alla befana) la quinta sconfitta consecutiva, che coincide con un girone di ritorno che per i bustocchi rappresenta una vera e propria carestia di punti, ancora 0. Prima di dare i voti ai tigrotti occorre però fermarsi un momento e dedicare i nostri pensieri al tifoso bianco-blu che ieri è caduto nel fossato del Silvio Piola e le cui condizioni sono sembrate gravi fin dall’arrivo dell’ambulanza dentro il campo da gioco.

ROVIDA 5,5 – Se il primo tempo è di facile amministrazione, in cui comunque il portiere si mostra attento e anche sicuro sui cross verso Ongaro, negli ultimi 30 minuti il tasso di difficoltà si alza notevolmente dopo i cambi del Novara e l’ingresso di Owusu, che subito lo impegna da fuori area. Impossibilitato a fare di più sul primo goal, in occasione della rimonta novarese il suo intervento coi guantoni non ferma l’incornata di Lorezini sul primo palo, da posizione ravvicinata.

BASHI 5,5 – Come per molti tigrotti, la partita di Novara ha una netta linea di demarcazione: esiste un prima e un dopo i cambi del Novara. Tra il 55′ e il 65′ mister Gattuso inserisce Gerardini, Da Graca e Owusu. I tre saranno protagonisti nell’azione del pareggio e in diversi acuti accusati dalla retrovia della Pro Patria. Almeno fino all’assedio finale dei tigrotti, nei minuti in cui ci si giocava l’allin.

COCCOLO 5,5 – Squalificato Cavalli, dopo l’istant-esordio a sinistra è chiamato subito a governare la difesa, schierata praticamente a 5 e molto bassa nella prima ora di gioco. La partita ricalca quella di Bashi, con la differenza che sul pareggio il cross di Owusu per Da Graca gli fa perdere l’attimo e la posizione, e così il neoacquisto gaudenziano firma nel migliore dei modi l’esordio.

RENAULT 6+ – Rispetto a quanto farà nella ripresa, nel primo tempo il Novara corre molto di più a destra. Il piano dei piemontesi sembra essere quello di giocare un mismatch tra la qualità di Donadio (e i suoi cross in area per Ongaro) e la posizione emergenziale di Renault, dirottato braccetto sinistro come già successo a Salò. L’italofrancese la mette spesso sotto il punto di vista fisico e tiene botta, conquistando diverse rimesse dal fondo. In occasione del pareggio forse poteva leggere coi tempi giusti il cross, invece salta in ritardo ma su una palla calciata molto forte e alzatasi. Praticamente assente tutta la prima metà di stagione, nonostante gli arrivi a sinistra  di Coccolo e Barlocco, Christophe sta riuscendo a strappare l’occhio tra le tante difficoltà della squadra.

SOMMA 5,5 – Dopo Costa, eccolo chiamato a un’altra mission impossible, questa volta contro lo strapotere fisico, anziché tecnico, di Agyemang. Nel primo tempo gioca praticamente da quinto di difesa e si fa saltare soltanto una sola volta dopo un numero funambolico dell’emiliano, con una tirata di maglia che gli costerà il giallo. Nella ripresa il logoramento prolungato costa caro e alla fine Agyemang, supportato dalla freschezza e dalla velocità di Owusu, sposta l’ago della bilancia dalla parte del Novara, che a destra fa razzie.

dal 82′ PIRAN SV – Dopo aver perso momentaneamente la titolarità a sinistra, forse in virtù dell’esperienza di Barlocco e gli equilibri di fascia, per la seconda volta consecutiva entra in campo sulla fascia destra, suo piede forte, per aumentare il tasso offensivo della squadra. Ma di tempo non ce n’è più.

MALLAMO 6 – Ancora una partita ad alta intensità, in cui lotta, sporca tanti palloni del prolungato possesso novarese e ne gioca tanti utili, anche dopo la metà campo, per la Pro. Sul goal di Ferri c’è infatti anche il suo zampino in pressing su Lorenzini, oltre alla consueta conclusione rasoterra da fuori area che però farà solo il solletico a Minelli. Tutto molto bene, almeno per un’ora, poi anche per lui sarà evidente come la fine del carburante arrivi troppo presto. Ed è allora che il Novara non solo ribalta il risultato in un battito di ciglia ma inizia pure a vincere tutti i duelli a centrocampo.

dal 77′ TOCI SV – In campo subito dopo la remuntada per aumentare il peso dell’attacco, ma la palla arriverà nell’area del Novara solo nell’anarchico e bakuniano finale (leggere l’ultima riga della pagina della Treccani per ulteriori e specifiche indicazioni su come andò a finire).

FERRI 6 – Secondo goal stagionale dopo quello valevole per i 3 punti contro la Clodiense, seconda rete nata da un pressing di squadra vincente. Se la mediana a 2 con Mallamo, in assenza di Nicco, finora era sembrata dotata sì di un polmone d’acciaio ma carente di personalità, la fascia da capitano gli dà un furore non indifferente, assente solo in una, fatale, occasione: Lorenzini gli ricambia “la cortesia” concessa in occasione della marcatura e nella ripresa da corner lo supera di testa, ribaltando la partita. Quest’anno la Pro Patria non ha margine d’errore, ogni centimetro lasciato indietro lo sta pagando a prezzo carissimo.

BARLOCCO 5,5 – Terza prestazione consecutiva in cui si fa apprezzare per l’impegno e la spinta sulla fascia sinistra, anche se sembra che la batteria personale non sia ancora sufficientemente carica per reggere 90 minuti. A Novara per la prima volta mette in mostra anche le qualità difensive, giocando anche lui schierato a cinque, come fa Somma sulla corsia opposta. Non riesce a incidere dopo la metà campo, perdendo progressivamente colpi.

dal 85′ CITTERIO SV – Non il bentornato che si augurava. A Novara un anno e mezzo prima aveva giocato forse la sua migliore prestazione in biancoblu, ieri altro non può farla che buttarla sull’agonismo.

PITOU 5,5 – Il primo tempo dei tigrotti è di sacrificio collettivo. Il francese è un calciatore tecnico e di qualità che sicuramente non fa della forza fisica e dell’intensità senza palla i suoi maggiori pregi, cionondimeno mette tutto se stesso quando nel primo tempo la Pro Patria si difende in 40 metri di campo, riuscendo anche a condurre le transizioni e sfruttando il campo aperto sui ribaltamenti. Nella ripresa, nel momento più complicato della gara, si aliena (o viene alienato) dal gioco e perde di colpi, fino alla sostituzione.

dal 82′ ROCCO SV – Primi palloni a disposizione a ridosso dell’area quando i buoi sono già scappati e in campo regna l’anarchia tattica, esordio non giudicabile.

MEHIC 5,5 – Di positivo c’è sicuramente il pressing vincente che ha portato al momentaneo vantaggio biancoblu, oltre alla lotta che lo ha reso forse più a fuoco rispetto al compagno di trequarti. Ma in questo momento, esattamente come per Ferri, ogni errore, in uscita e senza palla, costa carissimo e vanifica quanto fatto di buon fatto in occasione del momentaneo vantaggio tigrotto e nel resto dalla gara.

dal 82′ PALAZZI SV – Difficile se non impossibile portare Law and order (non la serie tv!) in una manciata di minuti, il tutto mentre la clessidra della partita sgocciola gli ultimi granelli di sabbia.

BERETTA 6,5 – È vero: è un voto alto per una squadra che segna troppo poco, e in una partita in cui è mancato il goal individuale. Eppure il #9 lotta come un toro, vince contrasti per tenere alta la palla e dà vita alle transizioni. Ma il toreador, si sa, in un modo o nell’altro deve sempre vincere sul toro (che crudele cosa, la corrida!). Lui, infatti, viene beffato tragicamente prima per un fallo di mani che vanifica la girata aerea del pareggio al 92′ (se Sky avesse inserito l’azione negli highlights avremmo tutti potuto avere l’occasione per rivedere e giudicare il fatto). Poco dopo, a tempo già scaduto, la palla del miracolo si stampa invece sul legno. Dopo il goal di testa recentemente annullato per fuorigioco, ecco un’altra sfortunatissima partita.

COLOMBO 5 – Piano gara umile, pensato per non subire goal e colpire con cinismo. Sembra funzionare, anzi funziona e porta al vantaggio tigrotto prima del 20′. Ma c’è sempre un però e, ancora una volta, subentra un fattore esterno che mina e sgretola quanto ordito in settimana. Questa volta sono bastati appena quattro minuti per far cadere il castello (sempre più di carta), anche se il vento della gara soffiava forte e stava già cambiando direzione dopo la girandola di sostituzioni effettuata 10 minuti prima dal suo ex mister Gattuso. A calcio d’altronde si gioca sempre con un avversario che prepara le mosse e le contromosse a partita in corso e che, troppo spesso, riesce a farlo meglio della Pro Patria, ancora ferma a 0 punti nel girone di ritorno dopo 5 partite. Al giro di boa serviva migliorare 10 volte, 10 volte meglio, invece la squadra è addirittura andata in negativo nonostante gli sforzi, che sono innegabili. A Novara era arrivata la sua prima vittoria da allenatore, sempre all’ombra della Cupola di San Gaudenzio, un anno e mezzo dopo, arriva invece il punto più basso della sua gestione e il momento più complicato mai attraversato dalla Pro Patria dal ritorno tra i professionisti, almeno dal punto di vista sportivo.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

Rispettare il lettore significa rispettare e descrivere la verità, specialmente quando è complessa. Sostenere il giornalismo locale significa sostenere il nostro territorio. Sostienici.

Pubblicato il 26 Gennaio 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.