Per la Meta System di Mornago la speranza si chiama BMW
L'incontro tra le parti sociali al ministero ha aperto uno spiraglio concreto: la multinazionale tedesca pronta a trasferire volumi di produzione di acceleratori di carica dalla Slovacchia a Reggio Emilia
«Non bisogna drammatizzare e nemmeno enfatizzare la speranza. Oggi l’unica cosa concreta che è emersa al ministero è l’impegno di Bmw a far rientrare volumi di produzione dalla Slovacchia alla Meta System di Reggio».
Simone Vecchi e Luana Mazza, della segreteria della Fiom Cgil di Reggio Emilia, stanno tornando in treno dall’incontro avuto al Ministero delle Imprese e del Made In Italy .
Dopo l’apertura del concordato in bianco al tribunale di Bologna, per la Meta System, azienda del settore automotive con stabilimentoi a Reggio Emila e Mornago (Varese), rimangono aperte tutte le soluzioni possibili, dalla migliore, la continuità produttiva, alla peggiore, la chiusura.
L’IMPEGNO DI BMW
Nel confronto tra le parti sociali al ministero è emerso un primo dato positivo che riguarda la Bmw. I rappresentanti della multinazionale tedesca e i gruppi di lavoro della Meta System martedì scorso si sono incontrati per parlare del “Gen 6” un acceleratore di carica che viene montato sulle automobili Bmw.
«Lo spostamento dei volumi di questo prodotto – spiega Vecchi, segretario della Fiom Cgil di Reggio Emilia – attualmente realizzato nello stabilimento di Trnava in Slovacchia, dovrebbe avvenire già dalla fine di questo anno».
È stato confermato l’accordo con Volvo per una produzione che sarà portata negli stabilimenti di Reggio Emilia sempre a fine anno. «Sia ben chiaro che se Bmw non manterrà l’impegno, se non ci sarà trasparenza, se mancherà unità di intenti e si tenterà di fare lo spezzatino delle attività, noi riprenderemo la mobilitazione e gli scioperi» ammonisce il sindacalista.
MANIFESTAZIONI DI INTERESSE SENZA PIANI
Di altre strade praticabili non si parla. A cominciare dalle manifestazioni di interesse che, secondo il sindacato, senza proposte industriali concrete lasciano il tempo che trovano. «Oggi sul tavolo del Mimit io non ho visto un solo piano industriale di aziende interessate a subentrare – conclude Vecchi -. Secondo le voci che circolano, ci sarebbero otto soggetti industriali europei del comparto automotive pronti a fare una cordata per Meta System ma di questa proposta non ci sono né tracce e tantomeno impegni scritti con cifre di cui discutere. Come invece dovrebbe essere quando c’è una proposta vera».
Per quanto riguarda il destino dello stabilimento di Mornago, che ha una produzione diversificata rispetto a Reggio Emilia ma non è una società controllata, la ripresa della produzione della casa madre è un segnale altrettanto positivo.
Il prossimo incontro al Mimit si terrà il 13 febbraio.
Meta System, corsa contro il tempo per salvare l’azienda di Mornago
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