Prorogata la mostra al museo Castiglioni di Varese sulla conquista italiana del K2
A grande richiesta la mostra “K2, un’impresa italiana – 1954/2024” sarà visitabile fino al 30 marzo 2025
La mostra temporanea del Museo Castiglioni sulla missione che, 70 anni fa, ha permesso all’Italia di espugnare la seconda vetta al mondo, la più difficile tecnicamente, ha registrato dalla sua inaugurazione un notevole afflusso e apprezzamento da parte dei visitatori per la qualità del percorso e per gli interessanti e inediti reperti esposti, dimostrando come la storica impresa, a distanza di decenni, susciti ancora grande interesse.
L’esposizione ripercorre nei dettagli l’intera missione facendo riscoprire ai visitatori i protagonisti a cominciare del prof. Ardito Desio, artefice e figura fondamentale, che ottenne il permesso per la scalata dal governo pakistano, anticipando le altre nazioni che avevano lo stesso obiettivo dell’Italia, convincendo la politica e il mondo accademico a sostenerlo, puntando sulla sua conoscenza del territorio acquisita in tanti anni di ricerca e che, con la sua ferrea volontà, permise alla squadra di conseguire il successo. Abram, Floreanini, Gallotti, Soldà, Rey e Viotto che si sacrificarono facendo avanzare la spedizione, caricandosi sulle spalle i materiali per i campi alti.
Pagani, Angelino e Fantin che, oltre a dare il loro contributo alpinistico, furono fondamentali nell’organizzazione e nella documentazione dell’impresa. Il giovanissimo Bonatti e l’hunza Mahdi che furono decisivi, rischiando la vita, per permettere ai compagni di fare l’ultimo balzo. Compagnoni e Lacedelli che arrivarono in vetta sfidando con coraggio l’ignoto realizzando il sogno dei loro compagni e di un paese intero. Settanta anni dopo, chi visita la mostra, comprende perfettamente il valore che rappresenta ricordare questo fiore all’occhiello nazionale, indipendentemente dai valori sentimentali come pure dagli echi delle polemiche che purtroppo offuscarono per cinquant’anni un ricordo che avrebbe dovuto essere “pulito”. Far conoscere il valore di ciò che fu fatto, nel bene e nel male, da uomini che a pieno titolo possono essere definiti eroi, ha infatti ancora oggi per tutti un significato profondo.
Resta evidente, ripercorrendo le vicende che segnarono la missione, come il recupero della memoria storica di un passato non troppo remoto ma che, ormai, non conserva testimoni diretti, può avere un valore anche nell’attuale epoca caratterizzata da grandi sfide a livello globale così come è importante far conoscere alle nuove generazioni gli importanti successi che il nostro paese, da sempre, è stato in grado di conseguire.
La mostra “K2, un’impresa italiana – 1954/2024”, nasce dall’articolata ricerca svolta dal curatore Luigi Pizzimenti durata due anni, in cui, con passione e impegno, ha raccolto oggetti originali della spedizione, ha riprodotto, in collaborazione con le aziende che hanno dato il supporto tecnico all’impresa, le attrezzature e gli strumenti utilizzati nel 1954 e ha ricostruito ogni singolo momento che ha preceduto, accompagnato e seguito la conquista della “montagna degli italiani”. Si ringraziano per i prestiti e le collaborazione Fondazione Dalmine, Fondazione Sella, Gottifredi Maffioli S.r.l., Massimo Palazzi, Giovanni Cerina, Andrea Pivotto, Silvia Giugno, Franca Vanetti. Per il supporto la sezione CAI di Varese.
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