Una CER che fa la differenza: cinque paesi uniti per dare “energia” alle comunità
Al progetto di Lozza si uniscono Azzate, Gazzada Schianno, Buguggiate e Morazzone. Il sindaco Mazzucchelli: "L’aspetto economico è secondario rispetto alla valenza etica della scelta"
Un’unione che genera energia e aiuta le associazioni del territorio per il bene della comunità.
La Comunità Energetica Rinnovabile (CER), nata a Lozza, si espande coinvolgendo altri quattro Comuni vicini, uniti da territorio e intenti virtuosi. Durante l’incontro molto partecipato di giovedì sera, tenutosi nella nuova sala polivalente di Morazzone, erano presenti i sindaci dei cinque paesi coinvolti: Matteo Acchini (Lozza), Maurizio Mazzucchelli (Morazzone), Stefano Frattini (Gazzada Schianno), Matteo Sambo (Buguggiate) e Raffaele Simone (Azzate).
L’obiettivo dell’incontro era presentare ai cittadini un progetto, “Lozza blu e sociale“, ormai in fase avanzata. Lozza, capofila di questa iniziativa, è stato il primo Comune a dare vita ad una CER, frutto di un accordo tra tre realtà locali: il Comune, la parrocchia e la scuola materna.
Tra i protagonisti della serata anche Luca Pasco, consigliere delegato alla comunità energetica, nominato presidente del direttivo che gestisce la CER di Lozza.
«Abbiamo deciso di porre l’enfasi sulla C di comunità, intendendo la comunità non solo come un insieme di attori, ma come un sistema che condivide risorse, in questo caso energia rinnovabile, prodotta localmente – ha detto il sindaco di Lozza Matteo Acchini -. L’idea non è di generare profitto economico, ma di costruire un progetto che favorisca la cooperazione e la condivisione per un obiettivo sociale comune. L’intento è creare un sistema di condivisione dell’energia rinnovabile prodotta localmente, con l’obiettivo di destinarne i benefici al terzo settore del territorio. Gli incentivi derivanti dallo scambio di energia saranno destinati interamente a realtà sociali locali come Caritas, Oratorio, e altre associazioni di volontariato. Questo approccio sociale è uno degli aspetti fondamentali del progetto, che ha attratto l’attenzione di altre realtà locali, comprese famiglie e altre entità del comune.
«Il progetto ha inoltre favorito la collaborazione tra amministrazioni locali, che si sono trovate unite dalla condivisione degli stessi valori, tra cui la valorizzazione della comunità e delle risorse locali. La rete che si è creata ha permesso di consolidare l’idea che le piccole comunità locali, pur essendo limitate geograficamente, siano ricche di potenzialità. La coesione, la capacità di fare rete e la condivisione sono valori che il progetto intende sviluppare e promuovere con intelligenza, puntando a rafforzare legami tra i membri della comunità e a costruire una realtà più sostenibile e solidale», ha concluso Acchini.
I sindaci presenti all’incontro di Morazzone hanno abbracciato pienamente la filosofia alla base della Comunità Energetica Rinnovabile. «Ci ha colpito il profondo senso di solidarietà che anima questo progetto – spiega il sindaco Maurizio Mazzucchelli –. Abbiamo apprezzato l’idea di destinare il 100% dei ricavi della CER al terzo settore. L’aspetto economico è secondario rispetto alla valenza etica della scelta: ciò che l’imprenditore o il cittadino decidono di investire per se stessi viene restituito alla comunità».
Non sono mancate perplessità, come quella secondo cui il singolo cittadino non otterrebbe vantaggi concreti aderendo ad una CER così concepita, ma Mazzucchelli ha chiarito: «Non è così. Il cittadino che partecipa beneficia di un impianto fotovoltaico realizzato con un grande sconto, reso possibile dagli incentivi del PNRR».
Il progetto tiene conto anche di chi si trova in difficoltà economica. «Chi non può permettersi di acquistare i pannelli fotovoltaici potrà comunque beneficiare del sostegno degli enti del terzo settore, supportati a loro volta dalla CER, oltre che del contributo diretto del Comune, come già avviene oggi. È una comunità che si prende cura di se stessa», ha sottolineato Mazucchelli.
La cabina primaria sarà quella di Lozza. «A Morazzone, molti edifici pubblici sono già dotati di pannelli fotovoltaici installati in passato con altri finanziamenti – conclude il sindaco di Morazzone–. Ora sarà importante individuarne di nuovi e, soprattutto, coinvolgere aziende e cittadini. I tempi sono stretti: abbiamo un paio di mesi per sfruttare i fondi del PNRR, ma siamo fiduciosi di farcela, perché siamo già molto avanti».
A Lozza nasce la Comunità Energetica. Darà “forza” al terzo settore
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Papi57 su A Varese le imprese sono sotto pressione: i costi energetici superano la media lombarda
GrandeFratello su Coppa Italia di hockey, la "follia ragionata" che torna a Varese per la terza volta
ccerfo su Fontana invita Trump alle Olimpiadi invernali del 2026: "Lo aspettiamo in Lombardia"
Ambro Ribo su Riconoscimenti a Varese: il valore della Polizia Locale lombarda sotto i riflettori
gokusayan123 su Spaccio nei boschi, sindaci della Valcuvia in prima linea: “Introduciamo le zone rosse”
Sergio Falcier su Dalla banca della memoria alla radio dei giovani: Angera vuole "diventare meta turistica 12 mesi l’anno"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.