Accesso al corso di laurea in Medicina: università al lavoro per definire un modello che mantenga la qualità
La presidente della Scuola di Medicina dell'Università dell'Insubria Francesca Rovera fa il punto sulla riforma che prevede un semestre di studio e di esami per definire la graduatoria nazionale

Come sarà l’accesso al corso di Medicina per le nuove matricole? Nel novembre scorso, in Senato è stata approvata la legge di riforma che abolisce il test d’ingresso ma non il numero chiuso.
Quale sarà l’iter per entrare nella graduatoria nazionale è ancora oggi in discussione.
La professoressa Francesca Rovera presidente della Scuola di Medicina dell’Università dell’Insubria fa il punto:
«Nelle prossime settimane dovrebbe arrivare il decreto attuativo con le indicazioni operative. Noi presidenti stiamo lavorando per l’organizzazione perché il vero problema è poter mantenere la qualità dell’insegnamento, la centralità della persona, cioè dello studente a fronte, immaginiamo, di una grossa affluenza, ovviamente, non solo per l’Insubria, ma un po’ per tutte le università».
Su cosa vi confrontate?
«Ci sono dei tavoli di lavoro che stiamo condividendo con i presidi dei corsi di laurea, i presidenti delle altre scuole di medicina, in modo tale da stilare un programma che sia condiviso e che sarà, ovviamente, da adattare poi, strada facendo, per non essere impreparati di fronte all’avvio di questa novità»
Ma come fare lezione a un numero potenzialmente molto elevato di studenti?
« Si parla di lezioni online per almeno tutto il primo semestre, ma ancora non è ancora chiaro come dovrà essere organizzato. Il libero accesso è aleatorio: gli studenti potranno accedere al corso di laurea dell’ateneo. Questa condizione non rende minimamente stimabile il numero di studenti frequentanti. Fino allo scorso anno sapevamo che c’era un numero fisso in ogni università, la graduatoria nazionale e una distribuzione territoriale certa. Ora si parla di scelta individuale del singolo studente che lo farà per motivi attrattivi e per una scelta personale.
In queste condizioni la didattica online sarà l’unico strumento che ci permetterà di affrontare i numeri inizialmente».
E come si arriva alla graduatoria nazionale?
« E qui viene la parte più complessa. Dobbiamo affrontare la scelta di come si prosegue una volta completato il semestre. Come sarà la valutazione per comporre la graduatoria che sarà ancora nazionale?»
Di fatto, quindi, il test d’ingresso sarà sostituito con i primi esami, i cui risultati serviranno a determinare la posizione a livello nazionale.
Il corso di medicina del futuro, dunque, non sarà ad accesso libero: vedrà solo una fase di prova di ingresso più lunga e dilatata, su materie che vanno ancora definite per arrivare a ottenere il voto che decreterà l’ammissione o meno in uno degli atenei con i posti comunque limitati.
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