Alcool e balordi, chiuso un locale pubblico per 30 giorni in Brianza

"Quadro preoccupante" sotto il profilo della sicurezza pubblica a causa della frequentazione dello stesso da parte di soggetti con numerosi precedenti di polizia

Generico 27 Jan 2025

Nella mattina di venerdì 31 gennaio è stato notificato il provvedimento di chiusura ex art. 100 T.U.L.P.S, per una durata di gg. 30, nei confronti di un pubblico esercizio (Bar) di Varedo, provvedimento cautelare disposto dal Questore della provincia di Monza e della Brianza per motivi di ordine e sicurezza pubblica.

Tale iniziativa, insieme all’intensificazione dei controlli del territorio nell’area dell’ex Snia, sono scaturite dalle decisioni adottate in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto di Monza e della Brianza.

In particolare, il pubblico esercizio con le modalità di gestione accertate, nel corso dei controlli svolti dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia Locale, ha creato un quadro preoccupante sotto il profilo della sicurezza pubblica a causa della frequentazione dello stesso da parte di soggetti con numerosi precedenti di polizia, tra i quali anche cittadini stranieri irregolari, anche provenienti dai Comuni limitrofi o dell’hinterland milanese, atteso che il Bar è ubicato in una zona prossima all’area industriale dismessa EX SNIA, fortemente degradata.

Negli ultimi trenta giorni sono stati effettuati vari controlli agli avventori all’interno ed all’esterno del Bar, nel corso dei quali sono stati identificati un cospicuo numero di soggetti con precedenti di polizia per reati di uso, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, porto di armi o oggetti atti ad offendere, furto aggravato, false attestazioni sull’identità personale, false attestazioni a P.U., lesioni personali, guida in stato di ebbrezza da abuso di sostanze alcoliche, minaccia, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, percosse, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, evasione, insolvenza fraudolenta, simulazione di reato, violenza, minaccia e resistenza a P.U., possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, sequestro di persona a scopo di rapina, rapina aggravata, favoreggiamento personale, ricettazione, truffa, furto con destrezza, divieto di ritorno nel comune, ai quali si sommano ulteriori controlli effettuati nei quattro mesi precedenti e ben undici richieste di intervento avanzate al numero di emergenza per lo più in orari serali e notturni, per liti, risse, aggressioni, persone moleste ed ubriache, con conseguente intervento delle forze di polizia locali e del personale sanitario per prestare primo soccorso ai soggetti aggrediti, per poi trasportarli ai nosocomi della zona per  le cure del caso.

Inoltre da numerosi esposti presentati dai residenti della zona, – i quali hanno documentato anche con immagini video il degrado e gli assembramenti fuori dal locale – , è emerso che gli avventori dello stesso, non solo sono dediti all’uso smodato di bevande alcoliche, ma stazionando stabilmente appena fuori dal pubblico esercizio, per tutta la sera, fino a notte inoltrata con urla, liti e rumori di ogni genere che per la loro intensità, modalità e circostanze di tempo, impediscono letteralmente ogni attività domestica, rendendo impossibile il sonno ed il riposo.

Sussistendo i presupposti normativi, accertati i rischi per la sicurezza e l’ordine pubblico, nonché l’incolumità delle persone, soprattutto giovanissimi, anche al fine di evitare il protrarsi delle predette e descritte condizioni di pericolosità sociale, con riguardo alla esigenza obiettiva di tutelare la sicurezza delle persone, il Questore della provincia di Monza e della Brianza ha disposto la sospensione dell’attività con chiusura per gg. 30.

«Al fine di disincentivare la frequentazione dell’area da parte di soggetti pericolosi, identificati nei vari servizi di controllo svolti dall’Arma dei Carabinieri, il Questore di Monza e della Brianza ha inoltre adottato 20 provvedimenti di foglio di via obbligatorio, misura di prevenzione con la quale si ordina ai destinatari di lasciare il comune di Varedo entro 48 ore e gli si inibisce di ritornarvi per un periodo che va da un anno a tre anni a seconda dei casi. La violazione della misura determina la commissione di un reato punito con la reclusione da sei a diciotto mesi e la multa fino a diecimila euro», spiegano dalla Questura di Monza e Brianza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Febbraio 2025
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