Algoritmo illegale: la Uil Scuola commenta la sentenza della Corte d’Appello di Milano
Il Segretario Generale Uil Scuola Rua Lombardia Abele Parente parla di gravi lacune di un sistema di reclutamento che si è rivelato fallimentare
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La Corte d’Appello di Milano ha confermato l’illegittimità dell’algoritmo utilizzato per il reclutamento dei supplenti. Lo comunica la Uil Scuola Lombardia che commenta con favore la sentenza che «mette a nudo le gravi lacune di un sistema di reclutamento che si è rivelato fallimentare».
«Questa vittoria è un risultato storico per Uil Scuola Lombardia e per tutti i docenti che da anni subiscono le conseguenze di un algoritmo iniquo e inefficiente – ha dichiarato il Segretario Generale Uil Scuola Rua Lombardia Abele Parente – Il Ministero ha dimostrato ancora una volta di essere sordo alle nostre denunce e alle richieste di cambiamento. Questa sentenza è una condanna senza appello delle loro politiche».
Secondo la sentenza della Corte d’Appello l’algoritmo non rispetta l’ordine delle graduatorie, penalizzando i docenti con maggiore esperienza e più punteggio.
«Stiamo parlando di un problema legato al reclutamento dei docenti, già più volte sollevato da Uil Scuola Lombardia, che ha sempre documentato i numerosi casi di docenti scavalcati da colleghi con punteggi inferiori. Uil Scuola Lombardia chiede al Ministero di trarre le conseguenze da questa ennesima sconfitta e di abbandonare definitivamente l’;algoritmo nel sistema di reclutamento dei docenti.
Per Parente è opportuno: «Tornare alle nomine in presenza, a partire già dal prossimo mese di luglio, per garantire trasparenza, equità e rispetto delle graduatorie. Il Ministero deve smetterla di scaricare le proprie responsabilità sui docenti e sulla scuola. Siamo pronti a collaborare con il Governo per costruire un sistema di reclutamento più efficiente e meritocratico. Perché la scuola ha bisogno di certezze e, soprattutto, di un sistema che valorizzi l’esperienza e le competenze dei docenti» ha concluso Abele Parente.
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