Come è fatto il totem che a Gallarate ricorda don Alberto Dell’Orto, animatore del Teatro delle Arti
Sarà inaugurato sabato mattina: la notizia ha suscitato una certa curiosità, a partire dalla modalità scelta, che non è una targa o un monumento

Sabato 22 febbraio, alle 10.30 del mattino, sarà svelato a Gallarate il “totem” che ricorda don Alberto Dell’Orto, indimenticato promotore delle attività del Teatro delle Arti, morto nell’estate del 2020.
L’annuncio dell’inaugurazione ha suscitato curiosità, per la modalità scelta: non una targa o un monumento, ma – appunto – un “totem”, una struttura a metà tra segnaletica e omaggio, posizionata in via don Minzoni davanti alle Arti.
«Un totem triangolare in corten» specifica l’assessore Sandro Rech, che ha seguito l’iter per questo omaggio. Il totem in sé è stato già installato davanti al teatro, mancano le due placche che conterranno l’omaggio vero e proprio a don Alberto.
Il totem è triangolare nel senso che ha una sezione triangolare, quindi con tre “facce” dove sono montati i pannelli. «Anche se in questo caso usiamo solo due lati, perché il terzo si trova rivolto verso la recinzione del teatro.

Il totem è simile ad un altro installato in città, quello che ricorda la tomba gallica in piazzetta Ponti, ai margini del centro storico.

E i pannelli?
«I due banner riportano uno la storia di don Alberto e l’altro quella del teatro delle Arti» spiega ancora Rech.
L’omaggio a don Alberto – che come detto è a metà strada tra una segnaletica e un piccolo monumento – non è passato in commissione cultura, ma è stato gestito da Rech e dagli uffici, «i testi sono stati rivisti poi da monsignor Festa e dai responsabili del teatro».
L’idea di un omaggio era stata lanciata subito dopo la scomparsa di don Alberto nell’estate del 2020, c’era anche chi aveva proposto come omaggio la riproduzione di una bicicletta, per ricordare il tipico (se non unico) mezzo di trasporto con cui il sacerdote si spostava in città, tra l’oratorio, il centro e la parrocchia di Sciarè cui era stato assegnato nel 1999.
Poi un paio di anni fa era venuta fuori l’idea del totem, con un primo esame – tra assessore, parrocchia e teatro, dei testi da inserire.
Come viene ricordato don Alberto?
«Ci saranno anche i QR code che rimandano ad una sezione del sito del Comune di Gallarate, anche con la versione in inglese» dice Rech.
E seguendo questa indicazione si trovano i testi completi (qui).
Quello di don Alberto in particolare ripercorre la sua biografia e si conclude con una citazione sul ruolo della cultura dentro una comunità: «Don Alberto fu convinto sostenitore della sinergia fra Carità e Cultura: amava dire che “la Carità e la Cultura sono due sorelle che si tengono per mano”».
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