Dal Governo tagli per 19 milioni ai sindaci del Varesotto, per il Pd “Una mazzata sui servizi ai cittadini”
La denuncia degli esponenti Pd con la mappa dei tagli ai comuni della provincia: "La manovra del Governo incide pesantemente sui bilanci degli enti locali, con riduzioni di risorse che penalizzano la gestione dei servizi essenziali"

“Dal Governo è in arrivo una mazzata che imporrà tagli ai servizi per i cittadini della provincia di Varese”. Lo denuncia il Partito Democratico dopo aver analizzato il decreto con la ripartizione dei tagli a carico dei singoli enti.
Secondo i dati snocciolati dal Pd varesino, i comuni del Varesotto subiranno una riduzione complessiva di 18.8 milioni di euro, a quali si aggiunge anche il taglio diretto all’ente Provincia di Varese, che complessivamente vedrà una riduzione di 1.8 milioni di euro.
Per il Pd si tratta di una mazzata che colpirà indiscriminatamente i comuni e i servizi ai cittadini, segno che “il Governo vuole usare gli enti locali come bancomat ledendo il principio di autonomia a agibilità degli amministratori locali”.
La misura è prevista dall’ultima legge di bilancio ma solo ora sono noti nel dettaglio gli importi che peseranno sui bilanci comunali. Si tratta tecnicamente di accantonamenti imposti ai comuni con l’obiettivo di far risultare più solido nel suo complesso il bilancio dello stato di fronte al patto di stabilità.
Nel dettaglio questo sono i tagli imposti ai sindaci dei comuni del Varesotto:
Una misura che non tiene conto delle specificità locali e delle condizioni economiche dei singoli enti, come denuncia il senatore varesino del Partito Democratico Alessandro Alfieri: “Si tratta di un taglio che incide sulla spesa corrente. Questo governo ripropone tagli lineari uguali per tutti, a prescindere dall’amministrazione, che sia virtuosa o meno. Li chiamano accantonamenti, ma sono tagli veri e propri. Nella provincia nel suo complesso si arriva a 19 milioni di euro: una mazzata che incide sui servizi ai cittadini. Noi daremo battaglia a ogni livello per far emergere come questo governo, invece di premiare gli enti virtuosi, taglia indiscriminatamente”.
Una linea condivisa anche dal consigliere regionale Samuele Astuti, che sottolinea il peso della manovra sugli enti locali: “Tra il 2024 e i primi mesi del 2025 sono stati sottratti circa 2 miliardi agli enti pubblici, e non saranno gli ultimi tagli. Il governo sta trattando gli enti locali come un bancomat, ledendo il principio di autonomia. Parlano di autonomia nelle interviste, ma quando firmano gli atti fanno l’opposto. Questi tagli colpiscono la spesa corrente in un periodo già critico a causa delle crescenti spese sociali”.
Anche la segretaria provinciale del Partito Democratico di Varese, Alice Bernardoni, evidenzia l’impatto sui servizi fondamentali: “I tagli incideranno direttamente sui servizi più vicini ai cittadini. Alla fine, a pagare il prezzo saranno le famiglie, altro che tutela come spesso dice il Governo”.
“Le amministrazioni locali si trovano così a dover fare i conti con una riduzione delle risorse, mentre cresce la preoccupazione per la sostenibilità di servizi essenziali come il welfare, la manutenzione del territorio e l’istruzione – spiegano preoccupati gli esponenti Dem -. La battaglia politica è solo all’inizio, ma intanto i sindaci della provincia si preparano a gestire un bilancio sempre più ristretto”.
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