Dal podcast al teatro: Lucia Laura Ferrari il mistero con “Vivi: Storie di qui e d’altrove”
Oltre 200mila followers su Tik Tok e 5mila iscritti su Spotify. Dalle storie dietro il microfono l'artista sale sul palco per raccontare nuove avventure velate di oscurità
In macchina, a casa sul divano o mentre si cucina. Ascoltare i podcast è ormai per molti di noi una vera abitudine. La rete offre una varietà smisurata di temi, racconti e suggestioni. Ma cosa c’è dietro il racconto di una storia? Lo abbiamo chiesto a Lucia Laura Ferrari oltre 200mila followers su Tik Tok, 50mila su Instagram e 5mila iscritti su Spotify con oltre 150mila ascolti. In tempi non sospetti, era il 2017, cominciava la sua avventura dietro un microfono: “VIVI: Storie di qui e d’altrove”. Dalla prima puntata il progetto è cresciuto fino a diventare uno spettacolo teatrale. Ma andiamo per ordine.
Quando nasce l’idea di realizzare una serie podcast?
Era il 2017 ed insieme a Federica Baj che aveva una formazione giornalistica nasce l’idea di raccontare delle storie. Lei si occupava dei testi, io della voce e del montaggio. Per motivi personali Federica non ha potuto continuare ed ho portato avanti questo lavoro da sola. Il primo episodio è stato pubblicato il 2 novembre del 2018.
Come definiresti il carattere dei tuoi racconti?
Credo che il filo conduttore sia il mistero e l’oscurità. Leggende, scomparse, casi irrisolti o cose lontane nel tempo.
La mia idea era quella di raccontare dei fatti accaduti o presunti di mistero che raccogliessero le tradizioni e il folclore. In Italia abbiamo un patrimonio immenso che rischia di scomparire. Di leggende che una volta si tramandavano per via orale e che adesso tendiamo a non raccontarci più. All’inizio l’idea era proprio quella di ripescare le storie e le leggende perdute, partendo dal territorio.
“Vivi. Storie di qui e d’altrove” come nasce questo titolo?
Vivi nel senso che sono ancora in vita. Questi personaggi che vivono tra il fantastico e il reale, rimangono con noi attraverso le storie che racconto. Storie reali di “qui” ma anche in un “altrove” misterioso.
Cosa c’è dietro il racconto di una storia?
C’è moltissimo lavoro: ore di ricerche su internet o passate in biblioteca, ma anche parlando con le persone, esplorando i luoghi quando è possibile.
Qual è la storia che ti ha colpito di più?
Sicuramente è la prima che ho scritto io che è quella dell’avvistamento dell’Ufo a Vergiate. È difficile scegliere, sono molto legata a tutte le storie, soprattutto quelle locali, forse perché le vivo più da vicino. Ricordo quella dei Pirati del Verbano, per esempio. Il nostro territorio con il Lago e le montagne si presta molto a questi racconti.
Quanti episodi hai realizzato?
Più di 40. La pubblicazione non ha una scadenza regolare, al lavoro del podcast si è aggiunto adesso quello dei video per Instagram e Tik Tok.
Nei tuoi racconti un ruolo molto importante è rivestito dalla musica, come la scegli?
Non la scelgo io ma lavoro con un vero compositore: Kingsley Elliot Kaye, che scrive un brano ad hoc per ogni puntata. Lui è un valore aggiunto. Quando finisco di scrivere un episodio, glielo mando e lui mi restituisce la sua musica meravigliosa.
Quando atterri sui social?
È stata una cosa stranissima perché inizialmente ho creato dei brevi teaser per promuovere il podcast ma sono andati virali immediatamente, raggiungendo tantissimi followers. Così i racconti hanno preso una vita loro e ho cominciato a realizzare video per Tik Tok e Instagram con storie, diverse, a volte più brevi che non sarebbero state adatte al podcast. La community è cresciuta e ricevo anche molti suggerimenti da chi mi scrive, suggerendo delle storie da raccontare.
Dal podcast a uno spettacolo teatrale. Come nasce questo progetto?
Lo spettacolo nasce dal podcast, infatti ha lo stesso titolo “VIVI: Storie di qui e d’altrove” e sono storie che non ho mai raccontato, con una scrittura cucita su misura per il teatro. Con me ci sarà Kingsley a suonare il pianoforte dal vivo. La regia è di Ivan Fabio Perna, esperto conoscitore della drammaturgia americana. Ospite speciale della prima serata a Torino il 21 febbraio sarà lo scrittore Alessandro Perissinotto, scrittore e docente universitario che nei suoi romanzi spesso affronta temi psicologici molto vicini alle mie storie.
Lo spettacolo è diviso in più capitoli, partendo da un excursus sul mondo fantastico arrivando al caso di Vincenzo Verzeni, il serial killer denominato “Il Vampiro della Bergamasca”; dalle genesi di Frankenstein di Mary Shelley al caso locale de Le Streghe di Rivara.
VIVI: Storie di qui e d’altrove
Lucia Laura Ferrari
21 febbraio 2025 ore 21:00
Teatro Juvarra. Torino
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