Dove la natura nutre l’anima (e l’appetito): benvenuti al Pisciurin di Brissago Valtravaglia
Un luogo senza tempo, permeato di tradizione e rispetto per la natura dove gustare piatti tipici della tradizione o acquistare prodotti di qualità

«Arrivi, mangi e sei a contatto con gli animali della fattoria, con la nostra natura delle valli». Mauro Bano ha 46 anni ed è uno di quelli che ha da sempre avuto il pallino di «cambiare vita». Ma lui l’ha fatto per davvero e al giro di boa dei 40 ha deciso di rilevare l’agriturismo Pisciurin di Brissago Valtravaglia, frazione Roggiano, un borgo nel cuore della Valtravaglia con boschi di faggi e castagni, a un passo dal Lago Maggiore e dal mitico Villaggio Olandese. «Da qui partono tanti sentieri che ti portano a spasso per la valle. È un posto bellissimo». Giusto.
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Ma parliamo di quando si mettono le gambe sotto al tavolo…
«Beh, la nostra clientela ci conosce per la qualità dei prodotti: dall’antipasto al dessert, facciamo tutto noi».
Tradotto: taglieri di salumi infiniti, che partono dalla coppa e non si sa quale strada percorrano fra il bianco del lardo, passando per la carne salada, pancetta e cotechini, cacciatori di selvaggina, mortadella di fegato. Poi i primi: ragù di carne allevata in agriturismo con la pasta fatta in casa, sia pure impastata con le uova delle galline della fattoria; ancora passando ai secondi di carne e di cacciagione, tutto a chilometro zero, selvaggina del posto, formaggio che al massimo arriva da Mesenzana (è il paese che sta appena a valle di Roggiano), verdure dell’orto, dolci, frutta in conserva e persino liquori, tutto che arriva da qui.
Ma com’è possibile?
«Ho imparato quasi da autodidatta», spiega Mauro, «sono partito da un piccolo allevamento di capre e mirtilli e ho deciso di rilevare questo posto chiuso da 12 anni, ma famoso per essere stato il primo agriturismo aperto in provincia di Varese».
Ma il «piatto forte» del Pisciurin è il valore aggiunto di una giornata passata a contatto con la natura, con i clienti, famiglie, gruppi di amici, che davvero si fanno un giro in fattoria. I bimbi che scoprono la terra, come si alleva una gallina, in che modo si raccoglie una carota e tanti altri segreti, vedi il modo di conservare gli ortaggi, insomma tutto quello che sta dietro a un’attività agrituristica.
E i clienti, cosa dicono?
«Tornano. Ed è la cosa che più mi fa piacere», spiega Mauro, «vengono molti stranieri, turisti, specialmente dalla Svizzera interna, dalla Germania, dall’Olanda che si passano un periodo di vacanza sul Verbano ed esplorano i dintorni del Lago Maggiore: apprezzano molto la cucina ma soprattutto la nostra filosofia, cioè che mangi quello che produci. Siamo molto orgogliosi di questo».
La regina dei piatti di questa cucina non può che essere, ovviamente, la polenta «che c’è tutto l’anno. Ce la chiedono persino a Ferragosto», aggiunge divertito Mauro, che in questa stagione tiene aperto nel fine settimana, cioè venerdì e sabato a pranzo e a cena, domenica a pranzo. Per l’estate, da giugno e fino alla fine di settembre, l’agriturismo è aperto da mercoledì alla domenica.
Una curiosità: il nome. «Fra le ricchezze che abbiamo, c’è anche una sorgente d’acqua. Molti pensano che “pisciurin“ voglia indicare proprio questo rigagnolo, da un’espressione dialettale, che scende dalla montagna». Invece? «Invece è il nome del primo gestore. Anzi, il suo soprannome, Pisciurin, che ora è anche il nostro».
CONTATTI
Agriturismo Fattoria Pisciurin
via Gaggio, 23, Brissago Valtravaglia, Italy
M: 333 589 8999
@: fattoriapisciurin@libero.it
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