Esperto e attento in difesa: con Kastritis sarà una nuova Openjobmetis?
Il tecnico greco ha firmato il contratto che lo lega alla Pallacanestro Varese. Le sue caratteristiche e la sua carriera mostrano un cambio di rotta rispetto ai predecessori

A settant’anni dalla prima volta, un allenatore greco siederà sulla panchina della Pallacanestro Varese. Ioannis Kastritis, 42 anni, ha accettato la proposta formulata dalla società biancorossa e sarà quindi il coach incaricato a tirare fuori dai guai una Openjobmetis in piena lotta per non retrocedere.
Kastritis è il secondo tecnico ellenico a sedersi sulla panchina di Varese: per trovare un precedente dobbiamo tornare addirittura a metà degli anni Cinquanta quando Faidon Matthaiou passò dal giocare ad allenare per qualche tempo la allora Storm, ultima squadra prima dell’era Ignis.
Ma che tipo di allenatore è Ioannis Kastritis? Per tracciarne il profilo abbiamo interpellato un paio di fonti (anonime, per ragioni professionali) che hanno una buona conoscenza del mondo cestistico ellenico. Un primo tratto distintivo è quello dell’esperienza: il nuovo coach biancorosso, pur essendo ancora giovane, ha già maturato una lunga storia in panchina sia – soprattutto – in patria sia all’Hapoel Tel Aviv. Appartenendo, tra l’altro, a una “scuola tecnica” che in questo momento vanta tre esponenti in Eurolega (Bartzokas, Spanoulis e Sfairopoulos).
Con le sue squadre precedenti ha avuto modo di affrontare in diverse occasioni le competizioni europee e ha inoltre accresciuto il proprio status entrando a far parte del settore squadre nazionali della Grecia, di cui guida attualmente la formazione under 19. Un profilo quindi molto diverso sotto l’aspetto dell’esperienza rispetto agli allenatori chiamato da Scola&Co nell’ultimo triennio (Brase, Bialaszewski, Mandole), con il plus di aver condotto a lungo anche l’Aris Salonicco, certamente una piazza calda e appassionata («Resistere quattro anni sulla panchina dell’Aris significa avere qualcosa dentro» è una frase che ci è stata detta).
Nella foto con il numero 6 il greco Faidon Matthaiou, giocatore ma anche allenatore per qualche partita della Storm Varese 1955-56.
Dal punto di vista tecnico-tattico i nostri “contatti” parlano di un allenatore preparato anche a gestire la fase difensiva, quella che fino a oggi ha lasciato più a desiderare in casa Openjobmetis. Uno lo definisce “strutturato”, termine che rende l’idea, l’altro spiega che Kastritis è coach piuttosto attento alla difesa, anche in possesso di una buona dose di regole da applicare in campo. Anche qui un cambio di rotta significativo rispetto al recente passato: i due gm, Zach Sogolow e Max Horowitz avevano preannunciato questo tipo di “apertura” e in questo caso sono stati di parola al momento della scelta. Ora toccherà al campo.
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