Ex Caserma Garibaldi, il Comune di Varese sceglie l’azienda speciale per la sua gestione
"Un modello di gestione che mantiene il controllo pubblico e amplia i servizi" spiegano sindaco e assessore. Il percorso di approvazione, dopo la delibera di giunta, prevede il passaggio in commissione cultura

Per l’ex Caserma Garibaldi si sta approvando una modalità di gestione con un modello che prevede il coinvolgimento di un’azienda speciale. L’ipotesi è stata recentemente approvata dalla Giunta del comune di Varese e verrà discussa nella Commissione Cultura del prossimo 25 febbraio, in un confronto che definirà il futuro della struttura e dei servizi che ospiterà.
A presentare la scelta che, alla fine del percorso, vedrà l’approvazione in consiglio comunale, sono stati questa mattina il sindaco Davide Galimberti e l’assessore alla cultura Enzo Laforgia.
L’azienda speciale è considerata la soluzione più adatta per garantire un equilibrio tra efficienza e controllo pubblico: una scelta che non comporta un’esternalizzazione del servizio, ma piuttosto un modello che assicura il ruolo attivo dell’ente pubblico nella governance, con la possibilità però di una gestione più completa assicurando però una continuità nel personale attuale, che manterrà i servizi abituali: «Non si tratta di un’esternalizzazione del servizio – ha precisato infatti l’assessore alla Cultura Enzo Laforgia – Le aziende speciali sono costituite dagli enti pubblici che ne usufruiscono e seguono le loro linee di indirizzo, quindi lavorano fianco a fianco con l’ente pubblico che servono Il mio ufficio sta lavorando da tre anni su questa ipotesi, comprendendo studio, identificazione delle aziende speciali e sopralluoghi in altre strutture gestite con questo modello. Un percorso che è stato condiviso con chi già opera nella biblioteca, il cui lavoro non verrà messo da parte. Il personale attuale sarà semplicemente integrato con nuove figure dell’azienda speciale per adeguare il lavoro di mera biblioteca alle prospettive di polo culturale: oggi ci sono 7-8 dipendenti, mentre con la nuova gestione arriveremo a 25. La gestione del polo culturale resterà comunque in capo al Comune di Varese».
Una volta scelta, l’azienda speciale sarà coinvolta già prima del trasloco vero e proprio, con un ruolo chiave nella riorganizzazione degli spazi dedicati alla biblioteca, alle sale studio e alla gestione complessiva della struttura: il progetto prevede un percorso lungo e articolato, che punta a valorizzare l’ex Caserma come polo culturale e formativo della città.
PER VARESE UNA AZIENDA SPECIALE CHE GESTISCE 60 BIBLIOTECHE TRA IL MILANESE E LA PROVINCIA DI LODI
La scelta di affidare la gestione del costituendo polo culturale ad una azienda speciale è frutto di una profonda riflessione in Giunta: «Tra i diversi modelli gestionali consentiti a un ente pubblico – gestione diretta, affidamenti pubblici o azienda speciale – abbiamo scelto quest’ultima – ha sottolineato Davide Galimberti – La decisione è stata presa dopo un’attenta comparazione dei modelli, perché il polo culturale della Caserma Garibaldi sarà uno dei più importanti della Lombardia. Questo istituto consente agli enti locali di partecipare attivamente alla gestione, garantendo un aggiornamento costante e una governance solida».
Secondo la delibera di Giunta, la scelta è caduta sulla CSBNO – Culture Socialità Biblioteche Network Operativo (ex Consorzio Sistema Bibliotecario Nord Ovest) è un’azienda speciale consortile, compartecipata da 32 Comuni della Città Metropolitana di Milano (Arese, Baranzate, Bollate, Bresso, Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, Cesate, Cinisello Balsamo, Cormano, Cornaredo, Cusano Milanino, Dairago, Lainate, Legnano, Nerviano, Novate Milanese, Paderno Dugnano, Parabiago, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rescaldina, Rho, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Senago, Sesto san Giovanni, Settimo Milanese, Solaro, Vanzago, Villa Cortese). Attualmente, la rete CSBNO comprende 60 biblioteche, di cui 45 di pubblica lettura, 7 scolastiche, 2 ragazzi, 1 professionale, 1 speciale, 1 d’impresa, e 3 centri per la documentazione di storia locale, oltre alle Scuole Civiche del Comune di Sesto San Giovanni.
«Abbiamo guardato a una delle aziende speciali più rilevanti nel panorama lombardo, anche per attivare sinergie con altre realtà della regione che hanno sviluppato progetti simili» ha puntualizzato Galimberti.
«La biblioteca è uno dei servizi su cui riceviamo più domande – ha commentato Manuela Lozza, presidente della commissione Cultura in consiglio comunale – In questa fase di trasformazione, sarebbe stato un errore non darle una nuova identità come polo culturale moderno. Per coinvolgere tutto il territorio, l’azienda speciale è una scelta necessaria: senza di essa, questo progetto non sarebbe possibile»
A CHE PUNTO È IL CANTIERE
Il percorso per l’individuazione di un gestore è segno del proseguimento del progetto di ristrutturazione della caserma Garibaldi, il cui cantiere però è ancora nel bel mezzo dei lavori.
In realtà, gran parte della struttura che dovrebbe essere destinata all’archivio del moderno risulta già praticamente completata, tanto è vero che è previsto per marzo un incontro con la nuova rettrice della facoltà di Architettura di Mendrisio, per definire ulteriori dettagli in merito, in particolare l’allestimento dei mobili.
Tra le sale di competenza varesina, le prime ad essere pronte dovrebbero invece essere le aule studio al piano terra, la cui apertura sarebbe prevista ad ottobre.
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