Fermata a Livorno la “banda dei serbi“: potrebbe essere la stessa che ha colpito Base Blu a Varese

L’ipotesi filtra da ambienti investigativi orobici dopo l’arresto di 6 persone he stavano per colpire il negozio di alta moda Gianni Cuccuini della città toscana

Generico 17 Feb 2025

Sulla carta è un colpo che stavano per portare a termine in una boutique di Livorno col classico metodo dell’auto ariete, il medesimo impiegato anche per colpire e razziare un negozio di lusso in centro a Bergamo: 150 mila euro il bottino. Ma ad attenderli c’era la polizia che li ha fermati e arrestati.

Tuttavia – e qui ci spingiamo nel campo delle ipotesi investigative – le indagini condotte dalla Mobile di Bergamo e dai colleghi di Livorno potrebbero riservare sorprese anche per colpi portati a segno a Brescia, a inizio dicembre, e a Varese, a Natale, al negozio “Base Blu” nel centro della Città Giardino, sempre dalla medesima batteria di cittadini serbi appena fermata con l’accusa di rapina aggravata dai danneggiamenti. A svelare il possibile collegamento è il Corriere della sera che nell’edizione di Bergamo rende nota la convinzione negli ambienti investigativi orobici della forte assonanza fra i casi.

LE PRIME SPACCATE
La Polizia ha difatti arrestato sei persone ritenute responsabili della spaccata al negozio di alta moda Tiziana Fausti di Bergamo, avvenuta lo scorso 24 gennaio. I ladri hanno sfondato la vetrina con un’auto usata come ariete, sottraendo beni per un valore di oltre 150.000 euro. Le indagini, coordinate dalla Procura di Bergamo, hanno permesso di ricostruire i movimenti della banda, che si è rapidamente diretta verso il confine italo-sloveno dopo il colpo. L’11 febbraio, i sospetti sono rientrati in Italia e hanno raggiunto Pisa, dove la Polizia ha iniziato un’attività di monitoraggio.

L’ARRESTO PRIMA DEL COLPO
Il 13 febbraio il gruppo si è spostato a Livorno, dove, nella notte, ha tentato di ripetere l’operazione al negozio di alta moda Gianni Cuccuini in via Ricasoli. Tre uomini, a bordo di un’auto rubata, hanno sfondato la vetrina, ma gli agenti, appostati nelle vicinanze, sono intervenuti immediatamente. Uno dei ladri è stato bloccato subito, mentre due sono fuggiti tentando di investire i poliziotti. Rintracciati poco dopo, sono stati arrestati. Altri tre complici, che fungevano da pali e supporto logistico, sono stati fermati a Pisa. I sei arrestati, tutti di origine serba, sono accusati di tentata rapina aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e ricettazione. Tre sono stati condotti nel carcere di Livorno, gli altri a Pisa, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.

BASE BLUVARESE
Quella sera, la notte fra Natale e Santo Stefano, un veicolo entrò nell’area pedonale varesina, prese la rincorsa e sfondò le vetrine della boutique in pieno centro, nel salotto buono della città, in piazza del Podestà. Una spaccata in piena regola, sistema particolarmente diffuso per facilità di esecuzione e parimenti di reperimento del necessario cioè un veicolo rubato, a cui spesso viene cambiata la targa prima il colpo in modo da poter viaggiare per l’avvicinamento, eseguire il colpo e, se il mezzo cammina, allontanarsi per la fuga col medesimo veicolo. Secondo la squadra Mobile di Bergamo quella banda potrebbe aver colpito anche da noi. Le indagini vennero affidate all’Arma, che in quel periodo aveva la competenza territoriale su quella zona di Varese.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Febbraio 2025
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