Formazione e responsabilità, il mediatore immobiliare come garante del territorio

La consegna degli attestati al quinto corso di alta formazione Fimaa-Università dell'Insubria diventa una lezione di educazione civica. Etica, competenza e affidabilità al centro della professione

Quinto corso mediatori immobiliari

Per quale motivo una cerimonia di consegna dei diplomi ai partecipanti al corso di alta formazione per mediatori immobiliari, organizzato dalla Fimaa Confcommercio e dall’Università dell’Insubria di Varese, si trasforma in una lezione di educazione civica?
La risposta l’ha data una partecipante al corso, Piera Luppino, della Fimaa di Monza Brianza, che ha detto: «Non mi piace vedere le case abbandonate e questo corso mi ha fatto sentire tutta l’importanza del mio lavoro nella società».
Non è poi così scontato che una giovane mediatrice immobiliare senta questa responsabilità come il pilastro su cui fondare la propria attività. A ben vedere, in quella risposta c’è uno scarto culturale evidente, maturato nel tempo, frutto di una formazione continua su cui i vertici di Fimaa, rappresentati dal presidente Santino Taverna e dal vice presidente Dino Vanetti, puntano ormai da anni. Entrambi in ogni occasione ricordano che la mediazione immobiliare si fonda su tre pilastri: etica, competenza e professionalità.
«Il mediatore immobiliare ha in mano i risparmi e i sacrifici di una vita che le persone investono per acquistare la casa – ha spiegato il presidente nazionale di Fimaa -. Se il mediatore sbaglia è difficile rimediare. Il mediatore non è un semplice soggetto terzo tra due parti che si incontrano, questa è un’interpretazione riduttiva. La sua importanza e anche la sua responsabilità sono molto più alte, soprattutto con i modelli operativi complessi di oggi e in un mercato in continua evoluzione».

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Quinto corso mediatori immobiliari

LE ISTITUZIONI PRESENTI

A confermare l’importanza del ruolo sociale ricoperto dal mediatore immobiliare, è stata la presenza massiccia dei rappresentanti istituzionali nella sede di Confcommercio Varese. Alla consegna degli attestati ai partecipanti al corso, oltre ai vertici di Fimaa, sono intervenuti i “padroni di casa” Rudy Collini, presidente Confcommercio della provincia di Varese, Antonio Besacchi, presidente di Ascom Varese, Lino Gallina, segretario generale di Confcommercio, Franco Vitella, presidente di Ascom Luino, il sindaco di Varese Davide Galimberti e la vice sindaco Ivana Perusin, il presidente del consiglio comunale Alberto Coen Porisini, il presidente della Camera di Commercio Mauro Vitiello e il notaio Antonino Ferrara. Una menzione speciale a Pierangelo Brotto, a cui è affidata la segreteria di Fimaa e la parte organizzativa del corso di alta formazione.

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L’UNIVERSITÀ DEVE ESSERE SUL TERRITORIO

Tutti i mediatori immobiliari presenti hanno espresso il loro parere su questa esperienza che, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe evolvere in un corso di laurea triennale, come è già avvenuto all’università La sapienza di Roma.
«Il mondo accademico in genere è autoreferenziale – ha detto Fabio Minazzi, filosofo e professore ordinario all’Insubria e tra i sostenitori fin dall’inizio del progetto – invece deve essere un faro nei territori in cui opera. Socrate ci ricorda che la filosofia è nata nell’agorà e non nelle università. Ecco perché bisogna andare nelle scuole perché quei ragazzi saranno i futuri studenti universitari».
In questi anni l’accademia è dovuta uscire dalla torre d’avorio e vincere molte resistenze al suo interno per poter “contaminarsi” con la realtà. «Aprirsi alla società per recitare un ruolo attivo è la cosiddetta terza missione dell’università» ha sottolineato l’ex rettore dell’università dell’Insubria Coen Porisini.
«Una città con l’università non è una città come le altre» ha aggiunto Mauro Vitiello. Affermazione tutt’altro che banale vista dalla prospettiva di chi è chiamato quotidianamente a operare sul mercato della compravendita immobiliare.
È indubbio che la presenza dell’ateneo insubrico ha influito sull’evoluzione qualitativa delle competenze del mediatore e anche sulla crescita del mercato immobiliare in provincia di Varese.

LA STORIA SIAMO NOI

«Nessuna professione può andare avanti senza formazione e questa iniziativa è di alto profilo» ha detto Antonino Ferrara. Il fatto però che l’alta formazione per i mediatori immobiliari sia stata inserita nel corso di laurea di storia potrebbe sembrare un’anomalia. «Non è così – ha ricordato il professore dell’Insubria Andrea Candela -. Dietro una compravendita immobiliare ci sono etica e deontologia ma anche una storia degli immobili che ha una sua rilevanza».
C’è anche un tema di reputazione dell’intero sistema immobiliare del territorio: «Grazie a questo corso ci sono operatori sempre più qualificati. È come avere un certificazione di affidabilità» ha sottolineato Davide Galimberti.
È proprio nella parola “affidabilità” il punto di svolta che Rudy Collini associa alla “responsabilità sociale” che investe anche i commercianti. «Ognuno di noi ha un ruolo sociale importante – ha concluso il presidente di Confcommercio – Se c’è qualità commerciale, c’è qualità abitativa. E molto dipende da voi agenti immobiliari».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 14 Febbraio 2025
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