“Il corpo delle donne come campo di battaglia”. Le foto di Cinzia Canneri a XPOSURE Festival
Un reportage fotografico e video di Francesco G.Raganato dall'Xposure 2025. Il regista, già autore del docufilm "Digitalife - Come cambia la vita", è stato invitato a uno dei più importanti festival mondiali della fotografia
Un reportage fotografico e video di Francesco G.Raganato dall’Xposure 2025. Il regista, già autore del docufilm Digitalife – Come cambia la vita (prodotto da Varese Web, editore di VareseNews, con Rai Cinema), è stato invitato nei giorni scorsi a uno dei più importanti festival mondiali della fotografia.
Più di cento mostre, trecento fotografi da tutto il mondo, una settimana di talk, panel e workshop. Questi sono i numeri di Xposure 2025 (dal 20 al 26 febbraio), il Festival di Fotografia e Cultura dell’Immagine più importante del Medioriente. Giunto alla sua nona edizione, Xposure si tiene ogni anno a Sharjah – uno dei sette emirati che formano gli Emirati Arabi Uniti – riconosciuto dall’Unesco come capitale culturale del mondo arabo.
Le mostre e i fotografi coinvolti rappresentano il meglio della cultura visiva mondiale contemporanea. Ci sono i grandi nomi di richiamo come Don McCullin e James Nachtwey, ma anche giovani talenti emergenti della scena araba e africana. L’Italia quest’anno è rappresentata da quattro fotografi, diversi per generi e temi trattati: Andrea Belluso (fashion), Carlo Borlenghi (sailing photography), Isabella Tabacchi (landscape and nature) e Cinzia Canneri (reportage).
Cinzia Canneri, toscana di Follonica, porta in mostra il progetto “Il corpo delle donne come campo di battaglia”, un potente racconto visivo che parla di violenza sulle donne come strategia di guerra – la “gender-based violence” – un lavoro che ha cominciato in Eritrea (uno dei regimi più repressivi al mondo) e ha continuato in Sudan e in Etiopia. Una serie di fotografie che sta destando molto interesse in questo festival.
di Francesco G. Raganato
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