Il Giorno del Ricordo con i bambini a Cazzago Brabbia, tra papaveri, canzoni e albi illustrati
Gli alunni della primaria Pascoli di Cazzago Brabbia e Inarzo hanno allestito l'Albero di Ricordo con valige e papaveri rossi ricchi di messaggi di pace

Papaveri rossi sul petto, messaggi di pace, valige in piazza, canzoni e albi illustrati hanno accompagnato la commmemorazione del Giorno del Ricordo dei bambini della scuola primaria Pascoli di Cazzago Brabbia e Inarzo (IC di Azzate).
«È bene svolgere attività con i bambini che sollecitino momenti di riflessione all’interno del gruppo classe, attivando comportamenti solidali e di pace verso l’altro per sottolineare l’importanza del ricordo e della verità», spiega la coordinatrice di plesso, Marzia Giorgetti introducendo le attività svolte in tutte le classi per celebrare il Giorno el Ricordo, con cui dal 2004 il 10 febbraio l’Italia fa memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.
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«Nella scuola primaria non è semplice organizzare delle attività specifiche per la celebrazione di questa giornata, a causa della complessità delle vicende storico-politiche che hanno portato a quegli avvenimenti che spesso anche noi insegnanti facciamo fatica a ricostruire», ha aggiunto l’insegnante.
In occasione del Giorno del Ricordo la nostra Scuola, per diffondere la conoscenza dei tragici eventi sin dai più giovani, ha proposto diverse attività.
GLI ALBI ILLUSTRATI RACCONTANO
Conversazioni in aula con i più piccoli su ciò che è accaduto hanno portato a varie riflessioni: i bambini si sono confrontati sull’importanza del rispetto reciproco e si sono soffermati sull’importanza del “ricordo”e di valori da perseguire come pace, amicizia , fratellanza e condivisione.
È stato letto l’albo “Perché la notte” (Sicot editore), un racconto poetico di una delle pagine del secolo scorso più tristi della nostra storia, vista attraverso gli occhi di una bambina che cerca di capire la grande tragedia che colpì moltissime famiglie italiane, dalmate, istriane, costrette a lasciare le proprie case.

Alcune classi hanno letto, rappresentato e personalizzato alcuni stralci tratti dal libro ‘La bambina con la valigia in mano’, un viaggio nei ricordi di Egea Haffner da cui emerge la sua “geografia del cuore”, quella di un’esule costretta a lasciare la sua città.
Il racconto di Egea Haffner tiene accesa la luce della memoria e si fa simbolo della storia di chiunque ancora oggi sia costretto a lasciare la propria casa.
FIUME TRA GEOGRAFIA E CANZONI
Le classi degli alunni più grandi hanno approfondito il periodo storico e l’ambiente geografico in cui sono accaduti questi fatti andando poi a recuperare alcuni termini dialettali dell’epoca che si riferivano a quella cultura: dalmata, istriana e Fiume. Collegandosi allo studio della regione Friuli Venezia Giulia, gli alunni delle classi quinte hanno affrontato il tema delle foibe e della Giornata del Ricordo, istituita nel 2004 con la legge n°92. Gli alunni hanno poi letto la poesia “Esuli” di Lina Galli studiandone anche la biografia .
“Ci siamo lasciati guidare dall’albo illustrato ‘Fiume’ un albo illustrato edito da L’Orto della Cultura, dedicato al ricordo e alla giornata del ricordo dei Martiri delle Foibe – spiega l’insegnante – Un racconto poetico che porta al centro le emozioni e i sentimenti delle famiglie che hanno vissuto quel terribile periodo storico.
Non è mancata la musica. I bambini hanno ascoltato canti contro la guerra e canzoni come ‘Io che amo solo te’ di Sergio Endrigo e ‘Magazzino 18’ di Simone Cristicchi. Il titolo del brano si riferisce al nome del deposito situato nel porto di Trieste che conserva moltissime masserizie abbandonate da un’ intera generazione di italiani costretti all’esilio.

L’ALBERO DEL RICORDO
Apuntato sul petto di ogni studente nella mattinata di lunedì 10 febbraio, un papavero rosso, ciascuno con scritto un messaggio prezioso di cui fare memoria a scritta: pace, solidarietà, amicizia, uguaglianza, altruismo.
In piazza Libertà è poi stato allestito ‘L’albero del ricordo’ con papaveri rossi , simbolo del sangue versato, e valigie antiche per simbolo del viaggio ma anche di nuovi inizi, in ricordo e in onore di questi Italiani per troppo tempo dimenticati.
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