Landini e la rivolta del voto: “Difendiamo la democrazia praticandola”
A Malpensafiere il segretario della Cgil chiama alla mobilitazione per il referendum sui diritti dei lavoratori. "I partiti diranno di andare a votare o inviteranno all'astensione?"
È stata una vera e propria chiamata al voto quella di Maurizio Landini. La folla che lo attendeva a Malpensafiere andava ben oltre i confini della Cgil. In prima fila ad ascoltarlo c’erano i vertici provinciali di sei associazioni, naturalmente d’area (Arci, Anpi, Legambiente, Acli, Arcigay e Libera), tutte d’accordo con il leader della Cgil: la posta in gioco è quella della democrazia.
«L’idea di libertà che sta venendo avanti con Trump, Milei e Meloni non ha al centro la giustizia sociale, la persona, la fraternità, il fatto che tu ti occupi dell’altro – ha esordito il segretario nazionale della Cgil Landini –. Ma c’è semplicemente l’idea di una libertà fondata sulla competizione tra persone e su una centralità assoluta del mercato e del profitto. Questo porta a una mercificazione totale delle relazioni e dei rapporti, perché tutto si può comprare e vendere: è solo una questione di prezzo».
NON ANDATE AL MARE
I cinque quesiti referendari proposti dalla Cgil e ritenuti validi dalla Corte Costituzionale vanno in direzione ostinata e contraria rispetto alla rotta tracciata dai leader nazionalisti: stop ai licenziamenti illegittimi, più tutele per i lavoratori delle piccole imprese, riduzione del lavoro precario, maggiore sicurezza sul lavoro e più integrazione con la cittadinanza italiana. Resta ora l’ostacolo più alto, come ha ricordato pragmaticamente Stefania Filetti, segretaria Cgil provinciale, nella sua introduzione: il raggiungimento del quorum.

Landini pesca nell’album dei ricordi della politica nostrana, negli anni in cui nella coalizione di governo c’era anche il Psi di Bettino Craxi , che in occasione del referendum per l’abolizione della preferenza plurima alla Camera dei deputati invitò gli italiani ad andare al mare la domenica. «Cosa faranno i partiti politici? – si chiede retoricamente Landini –. Daranno l’indicazione di andare a votare oppure di non partecipare al voto? Capite che anche questo non è indifferente in un momento in cui c’è una crisi della democrazia».
IL VOTO È LA NOSTRA RIVOLTA
Il pensiero di Landini va alle ultime elezioni europee che se fossero state un referendum, non sarebbero risultate valide. «Non era mai successo nella storia del nostro Paese dal dopoguerra a oggi – sottolinea il segretario nazionale della Cgil – che ci fossero elezioni in cui la maggioranza degli italiani non va a votare perché non si sente rappresentata da nessuno, pensando che in fondo votare non serva a nulla».
Il quorum è il convitato di pietra dell’assemblea di Malpensafiere. Landini non ci gira intorno e rilancia sulla partecipazione, non solo legata al sindacato. Nel manifesto, dove campeggia lo slogan “Il voto è la nostra rivolta”, non compare infatti alcun riferimento alla Cgil, né una variante di quello slogan. Una scelta di comunicazione precisa, perché il messaggio deve arrivare integro e uguale a tutti. «L’operazione che noi stiamo facendo – spiega il sindacalista – è quella di ridare la parola alle persone e, fatemelo dire così: la democrazia si difende praticandola».
RIMETTERE AL CENTRO IL LAVORO
C’è un tema che ritorna più volte nelle parole del segretario della Cgil: la cancellazione di norme che in passato tutelavano il lavoratore, sostituite da leggi, come l’ultimo collegato lavoro, che hanno accentuato la precarietà. «Siamo l’unico Paese in Europa in cui qualcuno può dire “Io sono un imprenditore” senza avere neanche un dipendente. Perché può tranquillamente far lavorare per sé tutti i soggetti che non sono dipendenti suoi, in tutte le forme possibili e diverse che sono state inventate. Da un certo punto di vista, questi referendum e questa battaglia vogliono anche riaprire una discussione che rimetta al centro il lavoro e la cittadinanza per riaffermare una cultura del lavoro che abbia di nuovo, anche nella politica, un approccio diverso».
Video
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
UnoAcaso su Posti letto 'raddoppiati' all'ospedale unico Gallarate-Busto: "Una giustificazione insostenibile"
Roberto Morandi su Ancora un incidente in via Forze Armate a Gallarate, investito un ciclista di 13 anni
Berettera su Ancora un incidente in via Forze Armate a Gallarate, investito un ciclista di 13 anni
Domotronix su Le botte a Cugliate Fabiasco per strada, ma senza denuncia, “sono persone da lasciar stare”
lenny54 su La riapertura dell'ufficio postale di Lavena Ponte Tresa slitta ad aprile
Bustocco-71 su Il progetto per destinare l'area di via Forze Armate a sede del Commissariato di Polizia a Gallarate
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.