Il racconto dei campioni per i giovani del progetto Game On
Macchi, Frattini, Dominguez e Ferraiuolo hanno raccontato le loro esperienze a ragazze e ragazzi in una serata al Salone Estense

Nella serata di giovedì 20 febbraio si è svolto al Salone Estense di Varese un talk show inserito nel progetto “Game On”. A dare il via all’incontro sono stati l’assessore a Servizi Sociali, Roberto Molinari, e l’assessore allo Sport, Stefano Malerba, per ribadire il sostegno al progetto dedicato ai giovani, incentrato sulla diffusione della cultura sportiva.
Poi il moderatore Francesco Pierantozzi, giornalista di Sky, ha introdotto gli ospiti. La prima a parlare è stata l’ex campionessa di basket, Laura Macchi che ha iniziato, parlando dell’importanza dello sport, soprattutto all’interno della scuola, perché aiuta a trasmettere la disciplina e permette di imparare a stare a contatto con gli altri imparando la cultura del rispetto sia in campo sia fuori.
Successivamente ha preso parola l’ex canottiere Pierpaolo Frattini, il quale ha ribadito le cose che accomunano tutti gli sport, come la voglia vincere e migliorare. Nonostante la sua ottima carriera (fatta anche di partecipazioni olimpiche), per Frattini la cosa più soddisfacente è quella di stare accanto ai ragazzi in quanto direttore della Canottieri Varese. Uno dei concetti base da trasmettere ai suoi atleti è quello di non fermarsi al singolo risultato, ma vivere il percorso di crescita come una sfida e avere sempre fame. E «dopo una grande vittoria è importante voltare pagina e lavorare ancora più forte rispetto a prima».
Poi è arrivato il momento di Diego Dominguez, leggenda del rugby azzurro, che ha ricordato i suoi inizi in Argentina sottolineando quanto sia importante il senso di appartenenza che i giovani devono avere nei confronti della squadra che li ha cresciuti. Cosa che ultimamente sta svanendo, perché c’è molta voglia di bruciare le tappe troppo in fretta. Inoltre, l’ex campione azzurro si è soffermato sull’importanza della cultura dello sport che deve cominciare dalle scuole, che in Italia non sono dotate di strutture adeguate a fare attività sportiva come in Argentina, dove sono previste due ore al giorno di attività motoria.
In conclusione è intervenuto l’ex cestista e attuale Team Manager dell’Openjobmetis, Max Ferraiuolo che ha ricordato il suo inizio nel basket quasi per caso per poi arrivare a coronare il sogno di giocare con i grandi in Serie A. Secondo lui, il settore giovanile non deve mancare di tre elementi fondamentali come altruismo, ambizione e appartenenza. A chiudere la serata è intervenuto il sindaco Davide Galimberti che ha ribadito l’importanza dello sport all’interno della didattica scolastica.
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