La conquista del K2: a Varese un incontro per raccontare un’esperienza umana incredibile
La conferenza in Sala Montanari vedrà in particolare il contributo di Luigi Pizzimenti, curatore della mostra al Museo Castiglioni, e di Massimo Palazzi, che ha acquisito e studiato l'archivio di Ugo Angelino
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“K2, un’esperienza umana. Dalla spedizione del 1954 all’Uomo del K2” è il titolo della conferenza che si terrà sabato 1° marzo alle ore 20:30 alla Sala Montanari in via dei Bersaglieri n. 1 a Varese.
Sarà l’occasione per un nuovo approfondimento sulla grande impresa italiana del 1954 prima del termine della mostra in corso al Museo Castiglioni, fino al 30 marzo, che ricostruisce interamente la storica scalata. Interverranno Luigi Pizzimenti, curatore della mostra e autore del catalogo che ha pazientemente recuperato foto, documenti e reperti originali dell’epoca per realizzare un’esposizione che sta riscuotendo un grande successo di pubblico. Assieme a lui Massimo Palazzi, avvocato e storico da anni impegnato nello studio e nella pubblicazione delle fonti primarie inedite per la ricostruzione storiografica delle vicende alpine che presenterà il suo ultimo libro “L’uomo del K2. Il versante umano della ‘conquista’ nei documenti inediti di Ugo Angelino”, edizioni Zeisciu.
Sarà presente anche Leonardo Bizzaro, giornalista, scrittore, storico della montagna, che intervisterà gli ospiti. Nel corso della serata, attraverso racconti, fotografie e filmati, verrà narrata una visione diversa della conquista della vetta che solitamente viene proposta e che per decenni ha oscurato le vicende umane e le dinamiche relazionali (Uomo – Uomo e Uomo – Montagna) che, per oltre quattro mesi nell’estate di settant’anni fa, hanno impegnato gli alpinisti della Spedizione Italia-Karakorum 1954 lungo i pendii della Grande Montagna (Ghogori, nome locale del K2).
Un approfondimento nuovo ed originale possibile grazie al minuzioso lavoro di ricerca che ha portato alla realizzazione della mostra in corso al Museo Castiglioni e ai documenti dell’archivio di Ugo Angelino, protagonista della missione come vice-capo spedizione, che rivela particolari e dettagli inediti della più importante e sensazionale impresa alpinistica italiana del secondo dopoguerra.
La conquista del K2 e i suoi segreti, nei documenti di Ugo Angelino raccolti da Massimo Palazzi
Dalle lettere di Ugo Angelino, dai biglietti di Desio, dalle missive di Pagani e di Lacedelli, dai telegrammi e dalle cartoline degli amici, dalle fotografie della spedizione e dal rientro in Italia non ricaviamo lezioni di tecnica di arrampicata o dotte nozioni di storia dell’alpinismo, ma distilliamo frammenti della vita di ognuno dei protagonisti. Un incontro pubblico che porterà i tanti appassionati di montagna tra i ghiacciai del Karakorum, dove, come scriveva Ugo al fratello Clelio il 30 giugno del 1954, vi sono “visioni che non dimenticherò mai, la fatica, i sacrifici passeranno, ma queste immagini resteranno e al mio ritorno nel raccontarti cercherò di farti rivivere questa vita”.
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