“La gente ha diritto di sapere come funzionerà l’ospedale di Gallarate nei prossimi anni”

Massimo Gnocchi, della lista civica Obbiettivo Comune Gallarate, incontrerà nei prossimi la dg dell'asse Valle Olona. Chiederà dell'ospedale unico ma soprattutto dei servizi e della qualità degli ospedali oggi

massimo gnocchi candidato sindaco gallarate

«Non ho ben capito quali novità sono state comunicate a margine dal summit regionale sull”ospedale unico» dice Massimo Gnocchi, consigliere della lista civica Obiettivo Comune Gallarate, che annuncia anche che nei prossimi giorni incontrerà la dg dell’Asst Valle Olona.

Aspetti: perché non ci sono novità?
«Perché francamente tutto ciò che è stato riferito appunto come una novità era già stato messo nero su bianco nel testo dell’accordo di programma che la maggioranza che governa gallarate aveva votato il 28 settembre 2023, ovvero un anno e mezzo fa. Lì erano indicate le strade interessate e la fonte di finanziamento regionale delle stesse. In dettaglio si trattava degli articoli 5 e 9 dello stesso adp. Il problema semmai è che quella zona ha già molti ingorghi viabilistici che difficilmente quelle opere potranno mitigare per consentire una maggiore accessibilità al nuovo ospedale della grande malpensa. Se mai nascerà peraltro, visto che ancora è solo sulla carta. Quindi ancora una volta annunci di informazioni aggiuntive inesistenti e sono sorpreso me ne sia accorto solo io per il vero».

E l’incontro con la dg dell’asse?
«Come referente per ocg della petizione regionale sul mantenimento di servizi essenziali e il rilancio del San Antonio abate, spero che quando saremo ricevuti dalla dg Bianchi nei prossimi giorni, potremo ricevere informazioni importanti circa il presente ed il futuro dell’ospedale di Gallarate ovvero l’ospedale dei gallaratesi. Nelle scorse settimane dopo le notizie emerse ad ottobre scorso dove molti servizi essenziali e non solo (come l’ospedale di comunità) sono stati infatti cancellati ufficialmente aldilà delle chiacchiere, sentendo la responsabilità di rappresentare oltre 13 mila persone che hanno testimoniato la loro contrarietà alla totale dismissione del nosocomio cittadino, ci siamo fatti parte diligente nel chiedere un incontro con la direzione della Asst Valle olona per avere notizie aggiornate e soprattutto vere».

«Siamo infatti convinti da sempre che Gallarate non possa perdere la sua storia sanitaria pubblica e che qui debbano restare quanti piu servizi possibili: avere avuto l’ok ad un confronto con la direzione lo leggiamo come un segnale moderatamente positivo che auspichiamo si riveli portatore di novità importanti su questo fronte. Come tutti infatti ci chiediamo perché se Gallarate deve chiudere, e noi non lo vogliamo, ora si sta ristrutturando il pronto soccorso che peraltro non abbiamo mai fatto mistero debba restare sotto una qualche forna in città».

Cosa resterà in centro a Gallarate quando si realizzerà l’ospedale unico

«Insomma io a nome di Ocg ho chiesto ed ottenuto un confronto perché la gente deve sapere come funzionerà e se e come funzionerà il nostro ospedale oggi e nei prossimi anni nonché realmente cosa decideranno di lasciare qui in termini sanitari pubblici. Noi abbiamo ascoltato la gente e ne abbiamo raccolto la testimonianza trovando in un campione significativo di cittadini un importante e significativo sostegno alle nostre posizioni: no alla chiusura del s.antonio abate. Ora speriamo di poter ascoltare qualche buona notizia su questo fronte ed avremo premura, per la trasparenza che ci contraddistingue da sempre, di raccontarla a tutti perché serve chiarezza ed assunzione di responsabilità. I cittadini devono infatti sapere la verità ed io ed ocg vogliono sia chiara a tutti».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 15 Febbraio 2025
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