La notte da arancia meccanica di Varese fra Masnago e Casbeno, “abbiamo avuto paura”
La banda che entra nelle case che ruba, vandalizza e che una volta scoperta cerca di scappare. Un uomo ferito travolto dall’auto dei rapinatori. "Mia nonna in casa da sola, il primo pensiero è andato a lei"
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«Mia nonna, anziana e sola in casa. Il primo pensiero è andato a lei. Ma quella notte in tanti abbiamo avuto paura per quello che è successo nel quartiere».
Via Faido, zona di Varese fra la Casbeno-Schirannetta e Masnago. Notte fra domenica e lunedì. Quanto emerso dai carabinieri che hanno prontamente operato sul posto facendo scattare le manette ai polsi di un giovane tunisino è finito nero su bianco, come la denuncia presentata già la notte stessa dal proprietario del Pandino che uno dei componenti della banda ha tentato di rubare.
L’auto che viene messa in moto con un doppione di chiavi presente nell’abitacolo, il veicolo che fa manovra bruscamente e ne spacca altri due finché non si spegne grazie alla colluttazione che il proprietario nel frattempo sceso è riuscito a innescare per fermare il circolo vizioso del furto. Ma qualcuno si fa male: è uno dei vicini di casa che finisce al pronto soccorso perché probabilmente travolto dal veicolo che in movimento lo colpisce: ancora oggi non riesce a muovere la gamba, forse per un distacco muscolare.
«Sono stata svegliata dai miei genitori, agitati, preoccupati per quello che stava succedendo in strada. I ladri erano entrati già in diverse case, non solo per rubare. In un caso avevano messo a soqquadro la cucina, aprendo cibo e sporcando i muri con alimenti, marmellata o cose del genere», racconta la figlia del signore che ha difeso a pugni la sua auto e che si riferisce ad altri furti e tentativi di furto in via Fornaci.
Una violenza sulle cose gratuita, fatta forse per il divertimento di menti abituate a questo modo di vivere, più che di fare, che ricorda l’irruzione stile Arancia meccanica, il film. Parte del tempo, i ladri-rapinatori (rapina infatti è quando al furto subentra l’elemento della violenza, un fatto che per il codice penale ha serie conseguenze, più gravi della semplice appropriazione di una cosa altrui) l’hanno anche impiegato per rubare.
In particolare per impossessarsi di un’auto, una Dacia Sandero di colore bordeaux (rubata in via Oberdan), abbandonata nella corte dove poi è stata attaccata la Panda con l’intenzione di fuggire, in tre, sull’utilitaria nel frattempo riempita di refurtiva. I residenti sono preoccupati. Ed è solo di pochi giorni fa la notizia che in molti si sono organizzati con un gruppo whatsapp per scambiare informazioni su quanto avviene in strada, nel buio, appena fuori dalle loro case.
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