Le commissioni consiliari di Varese hanno parlato della riqualificazione dello stadio “Franco Ossola”
Gli assessori Civati e Malerba hanno esposto a che punto è l’iter e quali saranno i prossimi passaggi per portare avanti il progetto di Aurora Stadium e Città di Varese
![rendering ristrutturazione franco ossola](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2023/11/rendering-ristrutturazione-franco-ossola-1545227.610x431.jpg)
Gli assessori Andrea Civati, responsabile della rigenerazione urbanistica, e Stefano Malerba, delegato allo sport, hanno aggiornato le Commissioni Consiliari di Varese sull’iter per la riqualificazione dello stadio “Franco Ossola”. Riprendendo il tema, gli assessori hanno risposto alle domande dei rappresentanti delle opposizioni dopo le due conferenze dei servizi e alla decisione di dare continuità alla proposta di Aurora Stadium con il Città di Varese, la società di calcio. Nel corso della commissione congiunta, sono stati discussi ii motivi che hanno portato alla scelta del progetto nonché i prossimi passi necessari per portarlo avanti.
L’iter progettuale
Rispondendo alle domande di Barbara Bison, Stefano Angei e Franco Formato, l’assessore Civati ha ripercorso un po’ le tappe avvenute finora: «Due proposte di riqualificazione sono state sottoposte alla conferenza dei servizi, che ha coinvolto enti come sovrintendenza, questura e vigili del fuoco. Dopo mesi di approfondimenti, l’esito della conferenza ha dichiarato la proposta di Aurora Stadium tecnicamente valida e di interesse pubblico. L’amministrazione comunale dovrà ora deliberare sull’interesse pubblico, aprendo la strada a una nuova fase di analisi tecnica ed economica. L’investimento complessivo stimato è di circa 50 milioni di euro. Il progetto prevede uno stadio con 12.000 posti a sedere, strutture di servizio, superfici commerciali, parcheggi coperti (circa 450 posti) e lavori di finitura. Sarà necessario approfondire il piano economico-finanziario, i dettagli urbanistici e le destinazioni d’uso nei prossimi tre mesi».
«L’investimento – ha spiegato l’assessore Civati – non graverà sull’amministrazione, salvo un contributo di 600.000 euro pari al valore delle volumetrie esistenti, ovvero gli edifici che ci sono ora nel comparto e che verranno demoliti. Il velodromo, che secondo la sovrintendenza non è stato vincolato storicamente, sarà oggetto di ulteriori valutazioni».
L’assessore allo sport Stefano Malerba ha invece evidenziale «l’importanza di garantire tariffe accessibili e di considerare lo stadio non solo per il calcio, ma come struttura polivalente. Secondo i progettisti lavori saranno eseguiti senza interrompere l’attività sportiva. Riguardo al velodromo invece c’è un vincolo della Figc che non omologherebbe l’impianto per le partite di calcio, ma valuteremo con la federazione ciclistica l’opportunità di una struttura al chiuso».
Prossimi passi e tempistiche
Il proponente ha tempo fino a maggio per presentare lo studio di fattibilità, che dovrà includere un piano economico-finanziario dettagliato e ulteriori approfondimenti tecnici. L’amministrazione, in seguito, valuterà l’utilità pubblica del progetto, che verrà poi messo a gara per permettere eventuali offerte migliorative.
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