Mandole: “A me importa solo che la Openjobmetis vinca”
In attesa della Trento capolista, il coach argentino spiega: "Sykes migliora, per lui è questione di tempo. Chi resterà fuori? Chi non difende e non è abbastanza umile»

Dopo tre sconfitte consecutive, una peggior dell’altra, la Openjobmetis si appresta a incrociare un’avversaria che, attualmente, è da sola in testa alla classifica di Serie A: l’Aquila Basket Trento di coach Paolo Galbiati, che prima di allenare i bianconeri era stato assistente di Matt Brase a Varese.
Oggi su quella panchina c’è Herman Mandole, chiamato a convincere un pubblico che nelle ultime occasioni non è stato tenero con lui al momento della presentazione da parte dello speaker. Con Trento in arrivo il tecnico argentino parla prima di tutto di atteggiamento: «Dobbiamo ritrovare quello giusto, quello che dobbiamo avere sempre e non solo per reagire dopo le sconfitte. Abbiamo una opportunità di cambiare, di vincere una partita che ci aiuterebbe in classifica e ci darebbe tranquillità. Abbiamo fatto male in queste tre partite e ci vogliamo riscattare».
Il nastro viene riavvolto alla partita di Pistoia, quella che poteva davvero essere una chiave di volta positiva e che dopo l’intervallo si è tramutata in un incubo. «In quel momento il sistema funzionava, la squadra stava facendo le cose insieme, stava difendendo e si stava passando la palla. Dopo abbiamo perso l’umiltà necessaria, la capacità di soffrire insieme. Nello sport professionista bisogna accettare questa cosa, anche se la situazione non ti piace, se non ti piace la faccia dei compagni: tu devi soffrire con il resto della squadra».
Dopo il match con Trento arriverà una pausa che potrebbe portare qualche novità. Mandole preferisce non pensare al dopo («potrebbero cambiare tantissime cose, giocatori, staff o altro») e si dice focalizzato sul voler trovare il modo di battere l’Aquila «così potremo stare tranquilli nelle prossime settimane».
Bocca cucita invece su chi resterà fuori tra i sette stranieri: «Sono tutti disponibili, quindi decideremo domani chi non andrà a referto. Il mio lavoro è anche quello di scegliere: chi non ha l’umiltà sufficiente non giocherà, chi non ha voglia di difendere non giocherà, chi non ha l’atteggiamento giusto non giocherà. A me, Herman Mandole, l’unica cosa importante è che la squadra vinca: Trento ora è uno squadrone, ha perso solo quattro partite e dovremo affrontare una lotta».
Infine un riferimento a Keifer Sykes, apparso ancora molto indi etro di condizione al Forum contro Milano. «Non giocava da diversi mesi e in precedenza aveva fatto la G-League. Purtroppo si è fatto male ed è rimasto fermo per un mese e mezzo: per questo contro Milano non ha giocato bene, era ancora nel ritmo partita. Ma è una questione di tempo, e questa settimana è migliorato ancora».
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