Marilyn e il suo psichiatra: un transfert pericoloso tra mito e realtà
Vincenzo Florio, psichiatra e autore, è stato ospite di Caffè Letterario-Esperimenti per una nuova cultura, nell'ambito di Filosofarti 2025
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Caffè letterario-Esperimenti per nuova cultura si inserisce nel fitto programma di eventi di Filosofati invitando l’autore Vincenzo Florio con il suo “Marilyn e lo psichiatra. Lui avrebbe voluto salvarla, lei lo trascinò nel transfert più pericoloso della storia!“.
La protagonista bene s’inserisce nel tema del festival. «La sua ragione di è diventare attrice, il sentimento è tutto ciò che ci sta in mezzo» afferma l’autore e psichiatra.
Marilyn Monroe: perché lei?
Con questo interrogativo Rosa Versaci, presidente dell’associazione Caffè letterario, incalza Florio. «Da psichiatra mi sono alla psichiatria nei personaggi famosi a scopo divulgativo» spiega. «Come tutti conoscevo solo l’epilogo, poi mi sono imbattuto in un titolo , così mi sono fatto ispirare».
«Nessun personaggio famoso ha raggiunto a livello sociale un punto così alto» dice il professore, evidenziando come Monroe abbia dovuto scalare tutti i gradini per raggiungere la vetta del successo. La bambina che divenne prima modella e poi cantante e attrice cresce sballottata da una famiglia affidataria all’altra, a causa della necessità della madre di lavorare. «Ci ho messo un po’ a capire che questa persona che arrivava di sabato è la mia mamma» affermò poco più grande.
Le patologie
Lo psichiatra ammette quanto è difficile distinguere tra patologico, ma è certo del disperato bisogno di cancellare il suo passato per l’attrice, tanto da chiedere di assumere legalmente il nome Marilyn Monroe in sostituzione al proprio di nascita Norma Jeane.
Inoltre, la mania di cestinare foto può svelare una mania della perfezione e del controllo dell’immagine.
Ralph Greenson fu l’ultimo psichiatra di Marylin Monroe, ma nel libro è lui a dialogare con l’attrice dall’infanzia al tragico epilogo. Come l’attrice, anche lui decise di cambiare nome perché a detta sua Romeo Greenson, fratello gemello di Juliet, non poteva essere credibile nel mondo della psichiatria.

Lo psichiatra di Hollywood: tra i pazienti Frank Sinatra e Vivien Leigh
A differenza della famiglia artista e musicista, Romeo, poi Ralph, decide di entrare nella testa delle persone attraverso un’altra via. Così viaggia in Europa per apprendere alla fonte dagli allievi di Freud. Tornato negli USA apre il suo studio ad Hollywood e alcuni tra i famosi diventano suoi pazienti.
«Qual è il lavoro più pericolo al mondo?». Così Florio interroga il pubblico. C’è chi risponde lo stuntman. Lui corregge: «l’imperatore romano, più del 90 percento di loro non è morto di morte naturale». Ecco l’espediente per affermare che a mano a mano che si diventa più famosi, aumenta il pericolo di congiura. L’autore riconosce le tante ombre nello stadio, ma sottolinea che l’intervento della Cia per mantenere segreti alcuni segreti di stato non è un’opzione così remota considerati i contatti con la famiglia presidenziale. In egual modo, la mafia potrebbe essere intervenuta considerano i legami dell’attrice con altri VIP con interessi legati alla criminalità organizzata.
Un libro che si può leggere in tanti modi
Per le vicende complesse, il taglio di dialogo tra psichiatra e paziente, il libro può essere letto in tante chiavi diverse. Una storia costume di costume e società per il periodo storico definito e dettagliato in cui le vicende sono ambientate; un libro di politica per la vicinanza di Monroe allo Stato, quindi al presidente, e all’antistato, quindi alla mafia; un libro di personaggi famosi nelle loro luci ed ombre.
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