Per la Giornata della Memoria l’Anpi di Luino ricorda le vittime e gli eroi della lotta di Liberazione

Com'è tradizione, l'Associazione ricorda nelle sue iniziative quanti hanno aiutato antifascisti ed ebrei a raggiungere la salvezza in Svizzera. Quest'anno la storia riguarda due giovani di Cremenaga

Progetto Anpi visita ai luoghi della memoria

L’Anpi di Luino ha celebrato la Giornata della Memoria insieme alle istituzioni civiche, religiose e scolastiche del territorio e ha fatto memoria e storia locale di quanto è successo nel Luinese durante la lotta di Liberazione dal nazifascismo. In particolare l’Anpi – Luino, con pubblicazioni di ricerche e con manifestazioni pubbliche commemora la battaglia del San Martino (1943), i Martiri della Gera di Voldomino (1944) e la lotta e Liberazione dal nazifascismo (1945).

L’Anpi – Luino nelle sue ricerche e nelle sue iniziative ha ricordato quanti hanno aiutato antifascisti ed ebrei a raggiungere la salvezza in Svizzera come don Piero Folli, allora parroco di Voldomino, che ospitava in canonica ebrei ed antifascisti in fuga e per questo venne arrestato e mandato a San Vittore insieme ad una decina di antifascisti. A Maccagno, grazie all’impegno dell’ex sindaco di Maccagno Fabio Passera, in diverse occasioni è stato commemorato l’allora maresciallo dei carabinieri del paese Enrico Simo.
Il maresciallo ha l’onore di essere stato nominato “Giusto fra le Nazioni”.

Nelle pubblicazioni e ricerche è stato segnalato il ruolo svolto  anche dall’organizzazione cattolica OSCAR guidata da don Giovanni Barbareschi a Milano e don Natale Motta di Varese con l’aiuto del “Vittorione” Pastori; dai partigiani della Formazione Lazzarini e dai comunisti Antonio Decimo Baggiolini, Carletto Sgaghuler e Secondo Sassi.

In diverse occasioni e con scritti sono stati ricordati anche i soldati luinesi IMI (Internati Militari Italiani) detenuti nei campi di concentramento tedeschi. Segnatamente il ten. Natale Schiani ed il colmegnese Ferdinando Zaccheo.

Quest’anno vengono segnalati alcuni protagonisti luinesi che, come è scritto nella legge che istituisce il Giorno della memoria, “a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati “. Il primo è l’imprenditore Osvaldo Bianchi, di orientamento liberale, per aver salvato oppositori al regime occupandoli nella sua impresa e per aver accompagnato in Svizzera antifascisti ed ebrei. Il secondo è l’allora giovane Giovanni Casnedi di Colmegna che nel settembre del 1943 guidò verso la Svizzera, via monte Lema, un gruppo di antifascisti, fra cui un professore di musica ebreo. Infine si cita Achille Castelli (1883-1957), imprenditore tessile comasco, fascista: durante l’ultima fase della guerra aiutò alcuni luinesi e nascose in casa sua antifascisti ed ebrei in fuga. Per questo venne arrestato e recluso nel carcere a Busto Arsizio. Il Castelli venne liberato alla fine guerra. Nel 2022 il Giardino dei Giusti di Milano gli ha dedicato una stele al Monte Stella. Il Castelli nel dopoguerra scelse di vivere a Luino dove aveva dei conoscenti.

Sempre per far giusta memoria l’Anpi di Luino, insieme all’Amministrazione di Luino e alle scuole del territorio, nel 2022, ha posato le” Pietre d’inciampo” dei luinesi Aurelio Moro, Guglielmo Satriani, Bruno Balzarini, Orlando Vischi e Vittorio Lupano, deportati ed assassinati nei campi di concentramento in Germania. Sono in corso di preparazione, a Luino, grazie a Francesca Boldrini, altre “Pietre d’inciampo”.

L’Anpi – Luino ha anche denunciato nelle sue ricerche le responsabilità che alcuni luinesi ebbero nella delazione, nella persecuzione e nell’arresto di antifascisti e di ebrei, tutti personaggi descritti nei libri di Goti Bauer, di Franco Giannantoni, di Giorgio Bocca, di Mimmo Forzinelli ed altri storici.

Per la commemorazione di quest’anno ha voluto divulgare una storia “conclusa bene”. Coinvolge una coppia di ebrei ferraresi e di due giovani di Cremenaga che, al rischio della loro vita e senza interesse personali, portarono i due oltre frontiera. I documenti sono stati scoperti nell’Archivio Cantonale di Bellinzona dal prof. di musica Odelio Grechi, già direttore della Musica cittadina di Luino e dallo scrivente.
I giovani di Cremenaga furono Giampiero Chiesa, figlio di Martino, nato nel 1924, meccanico e lo studente Franco Marongiu di Antonio, nato nel 1920 a Busson (Torino), ma residente a Cremenaga.

I due vennero arrestati dalle guardie di frontiera svizzere a Roncaccio nelle parti di Ponte Cremenaga, comune di Monteggio, il 14 novembre 1943 per aver accompagnato in Svizzera gli ebrei Ferruccio Ravenna e sua moglie Lina Bassani di Ferrara. Mentre la coppia ferrarese, si legge sempre sulle carte svizzere, venne portata nei campi di internamento (sicuramente a Bellinzona) e liberata il 5 gennaio 1944 a Lugano.

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Pubblicato il 01 Febbraio 2025
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