Persi sei punti due giorni: ora il Varese deve fare i conti con il futuro

Dopo il ko di Saluzzo e l’esclusione dell’Albenga che ha cambiato la classifica, le prossime 10 gare di campionato potrebbero essere provocatoriamente e tristemente inutili. Ma cii sono possibilità di ripescaggio?

Varese - Borgaro

Come cambia in fretta il vento. In pochi giorni il morale in casa Varese è passato da speranzoso a depresso. La sconfitta di Saluzzo – con vittoria del Bra in casa dell’Oltrepò – sommata all’esclusione dal campionato dell’Albenga che ha stravolto la classifica, hanno portato la distanza tra i biancorossi e il primo posto da un possibile -6 a un -12 che puzza di “game over”.

LA NUOVA CLASSIFICA:
Bra 64; Varese 52; NovaRomentin 51; Vado 50; Ligorna 46; Gozzano 44; Lavagnese, Chisola 42; Saluzzo 36; Imperia 33; Derthona, Asti 32; Sanremese 30; Cairese 29; Vogherese 26; Fossano, Oltrepò 23; Borgaro 18; Chieri 17.

A 10 giornate dalla fine, in teoria, ci sarebbe tutto il tempo per provare una rimonta che avrebbe del miracoloso, e i ragazzi di mister Roberto Floris proveranno di tutto perché si compia questa impresa. Ma c’è anche da guardare in faccia la cruda realtà, che purtroppo lascia in vita ben poche speranze.

CHE NE SARÀ?
Il momento impone delle riflessioni. La partita di Saluzzo ha lasciato strascichi nervosi, palesati dall’espulsione di mister Floris durante la gara e anche dalle parole – seppur posate – del direttore generale Giovanni Rosati a fine partita (leggi qui). Nel discorso non può non rientrare ovviamente anche lo strambo format della Serie D che dà la possibilità di promozione a una sola squadra per girone, mentre le altre, in caso di vittoria dei playoff e di intricati calcoli di graduatorie, devono sperare nella “morte” delle compagini di Serie C. Spesso si è discusso della funzionalità di questo formato che, come sta accadendo quest’anno e come accaduto nella scorsa stagione per la bravura di Bra e Alcione, sotterra la competitività già a febbraio.

PUNTI INTERROGATIVI
Detto che tutto può succedere, ma anche che il Bra a questo punto meriterebbe alla grande la promozione in Serie C, cosa ne sarà ora del prosieguo della stagione? Come si motiva una squadra che a 10 giornate dalla fine è a 12 punti di distacco? Ha davvero senso puntare a un piazzamento se poi tanto gli “spareggi promozione” non servono davvero per la promozione? Sono tutte domande alle quali Vitofrancesco e compagni dovranno dar risposta sul campo, provando a tenere vivo l’orgoglio fino all’ultimo. Certo non sarà facile tenere alta la tensione, anche considerato che, guardando la classifica, in questo momento il Varese deve soprattutto cercare di difendere il secondo posto, con NovaRomentin e Vado che sono subito dietro e che entrambe saranno avversarie dei biancorossi nelle prossime settimane.

RISPESCAGGIO SÌ O NO?
Ma una risposta la si dovrà chiedere anche alla società e la domanda circola già in maniera insistente sulla bocca dei tifosi varesini: in caso di vittoria dei playoff e se ci saranno le condizioni, verrà avanzata davvero una domanda di ripescaggio? In questo momento l’andamento dell’ago sembra essere orientato più verso il “no”. Per richiedere il ripescaggio serve, oltre a un esborso economico immediato – aspetto non di poco conto – anche avere tutto già pronto e in regola per la Serie C, a partire dallo stadio (le deroghe vengono concesse solo a chi vince il campionato). Ma non solo, perché oltre al “Franco Ossola” verranno richiesti investimenti immediati su strutture fisiche e societarie (ad esempio la Juniores passerà al campionato Primavera che necessita standard più alti). Il Varese non parte da un livello zero, ma sicuramente degli assestamenti sono indispensabili. Il tutto preventivamente e a carte scoperte, ovvero senza avere davvero la certezza che si liberino dei posti tra i professionisti perché la richiesta di ripescaggio va presentata in tempi definiti e che spesso non coincidono con le esclusioni delle società.

IL COMUNICATO DELLA FIGC
La Figc ha già pubblicato la nota ufficiale che definisce i “criteri e termini per l’integrazione dell’organico del campionato di Serie C per la stagione 2025-2026” (qui il comunicato), ovvero le modalità per i ripescaggi. Nel comunicato viene specificato che per riempire eventuali posti vacanti verrà data precedenza alle “Squadre B”, con l’Inter pronta a far partite il progetto dell’Under 23 (è da escludere l’ipotesi che giochi al “Franco Ossola”), pescando poi dalla Serie D in seconda battuta. In più, sulla testa del Varese pesa ancora il ripescaggio dell’estate del 2023 dall’Eccellenza. Se è vero che il comunicato della Federcalcio viene indicato che “le società ripescate nelle ultime cinque stagioni sportive in qualsiasi Campionato professionistico” e quel “professionistico” farebbe la differenza per il club biancorosso, manca ancora la voce della Lega di Serie D, che dovrà a sua volta decretare le condizioni per le squadre che avranno la possibilità di chiedere il salto di categoria a tavolino. E non è detto che anche la massima serie dei dilettanti usi lo stesso criterio.

FINALE D’ORGOGLIO
Discorsi quindi che hanno ancora sapore acerbo, ma che a maggior ragione stridono su un campionato che si presta a essere “chiuso” mesi e mesi prima dell’ultima giornata. Il futuro prossimo del Varese passa dalle prossime 10 partite di campionato e solo mister Floris e i suoi ragazzi possono dare risposte alla piazza con l’orgoglio di chi vuole concludere al meglio un campionato che, in poche ore, è passato da ottimo a “non abbastanza”.

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 19 Febbraio 2025
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