A Materia Gianfelice Facchetti e i suoi “Capitani”: storie di coraggio, passione e memoria
Dal ricordo di Giacinto Facchetti ai grandi leader del calcio, fino ai capitani dimenticati: lo scrittore racconta il valore del ruolo e la distanza tra il calcio di ieri e quello di oggi

«Il capitano non è migliore degli altri, è semplicemente diverso». Gianfelice Facchetti, scrittore e drammaturgo, un grande capitano ce lo aveva in famiglia ed era suo padre. Si chiamava Giacinto Facchetti. Uno che aveva disputato 694 partite con la maglia dell’Inter e 94 con quella della nazionale italiana, con cui giocò tre mondiali.
Il ricordo va naturalmente alla mitica semifinale in Messico tra Italia Germania. Una partita infinita, terminata 4 a 3 per gli azzurri, dopo i tempi supplementari, e ricordata più della finale.
Gianfelice Facchetti, sceso in campo a Materia con il suo libro “Capitani” (Piemme), è stato schierato al centro del palco dal giornalista di Varesenews Francesco Mazzoleni. Da grande voleva fare il portiere, per un po’ ci ha provato, ma all’età di 21 anni ha capito che il suo destino era un altro: narrare storie e portarle in scena, a cominciare da quelle sul calcio e dei suoi protagonisti. «La fascia di capitano compare fisicamente sul braccio sinistro dei calciatori – ha spiegato Facchetti – dopo la tragedia del grande Torino a Superga. Ricordando quella grande squadra, tutte le altre sono state chiamate a portare in campo quel simbolo che individua un capo carismatico».
In questo nuovo libro c’è posto per i grandi nomi, come quelli di Armando Picchi, capitano dell’Inter di Herrera che fece un passaggio anche a Varese. C’è posto per Franco Baresi e per la dinastia dei Maldini. Per il portiere Jasīn e per il “capitano di bellezza” Roberto Baggio. Ma c’è anche posto per i capitani dimenticati, travolti dalla storia o da un destino crudele. «Meritano spazio perché si sono presi cura della loro passione – ha detto lo scrittore – e hanno dato tanto agli altri in termini di esempio e coraggio».
Un nome su tutti è quello di Stefano Argilli, la cui maglia, la numero 8, con cui ottenne due promozioni consecutive da capitano con il Siena, prima venne ritirata dalla società in suo onore, per quanto dato alla squadra, e poi rimessa in gioco quando lo stesso Argilli — uno dei pochi – decise di testimoniare contro le malefatte di Calciopoli.
La storia di Gianfelice Facchetti ha avuto una parentesi giovanile nel calcio giocato nel ruolo di portiere. Dopo essere cresciuto nell’Atalanta, venne ceduto al Verdello in eccellenza. Durante una partita di Coppa Italia a inizio stagione e in trasferta sul campo della Virtus Petrosino, il suo allenatore lo chiamò in disparte per dirgli che non avrebbe giocato. «La motivazione era che il campo del Petrosino era un campo difficile – spiega Facchetti – E allora sbottai: “Caspita ma mio padre ha giocato la semifinale Italia-Germania 4 a 3 allo stadio Azteca e io non posso giocare a Petrosino. Allora vuol dire che devo smettere”. E così me ne andai senza rimpianti».
«Il calcio è pieno di storie straordinarie – ha continuato lo scrittore – e ricordarle serve anche a ricostruire l’immaginario collettivo di uno sport che un tempo era un tutt’uno con la gente comune. Oggi c’è una distanza siderale tra i campioni milionari e il popolo che ama il calcio. E la transumanza di calciatori tra l’Europa e l’Arabia Saudita ha sancito definitivamente quella distanza».
Il libro si apre con un omaggio a Gigi Riva che moriva il 22 gennaio del 2024 mentre a Riad si giocava la Supercoppa italiana Napoli-Inter. «Venne fatto un minuto di silenzio – conclude Gianfelice Facchetti – ma nella cultura araba il silenzio in ricordo dei morti non ha alcun senso. E così per “Rombo di tuono” (così lo chiamava Gianni Brera, ndr) quel silenzio dovuto si trasformò in fischi. Un oltraggio trasmesso in mondovisione. Una sorte toccata subito dopo anche al Kaiser Franz Beckenbauer nella semifinale della Supercoppa di Spagna giocata nello stesso stadio. E tutto per una manciata di soldi».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
gokusayan123 su Poliziotti aggrediti in centro a Varese: arrestati due uomini, uno per la sesta volta
EnnioSpaggiari su Il Comune di Varese fa un patto con i commercianti per abbellire di fioriere il centro storico
MarcoCadrezzate76 su Poliziotti aggrediti in centro a Varese: arrestati due uomini, uno per la sesta volta
SALVATORE LOIERO (Serigrafica Due D Snc) su Tir urta un guard rail e si ribalta sulla 336 a Gallarate, ferito un uomo
Davide Bernasconi su L'Atletica Gavirate realizza un sogno: è oro tricolore per società con i suoi Allievi
Felice su Scontro fra auto a Fagnano Olona nella notte: cinque feriti, tra cui tre bambini
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.