A Varese arriva “I bambini del Donbass”, il documentario con il punto di vista della Russia sul conflitto in Ucraina
Il film, prodotto da Russia Today, racconta i dieci anni di scontri in Donbass tra esercito ucraino e separatisti. Viene portato dall'associazione unaltrastoriaVarese

Venerdì 21 marzo, ore 20,30, a Varese si terrà la proiezione del film contestato documentario ’I bambini del Donbass’, prodotto da Russia Today, l’emittente finanziata da Mosca.
Un film che ha suscitato polemiche e interventi, perché porta il punto di vista russo sui territori del Donbass, l’Ucraina orientale – a maggioranza russofona – che dal 2014 è stata sottratta dai separatisti al potere dello Stato ucraino ed è governata mediante due “repubbliche popolari” filorusse negli oblast di Donetsk e Lugansk, la cosiddetta “Novorossiya” (dal febbraio 2022 le truppe di Mosca sono entrate direttamente nei due territori).
Il documentario viene proposto dall’associazione “unaltrastoriaVArese”, nella sua sede di via Del Cairo, in centro a Varese.
«Nonostante le indebite ingerenze e dopo il grande successo dei documentari “Donbass ieri oggi domani” e “Maidan, la strada verso la guerra“, prosegue il tour del documentario di Russia Today, tutto in italiano: “I Bambini del Donbass“, della regista Tatyana Borsch». scrivono i promotori.
“Il film tradotto in italiano dal giornalista Vincenzo Lorusso, descrive la sofferenza delle popolazioni civili del Donbass, dopo il colpo di stato del 2014 di piazza Maidan a Kiev”, dice la scheda inviata dagli organizzatori. “Il documentario, fortemente critico su una guerra che ha costretto bambini russi e ucraini a vivere sotto i bombardamenti, denuncia un conflitto dove i bambini del Donbass vengono uccisi da armi occidentali e italiane in particolare. Il docufilm narra la storia dei bambini che da dieci anni vivono sotto le bombe del regime di Kiev che bombarda le loro case, gli scuolabus e li ha costretti a vivere e a studiare negli scantinati. Nel fiastolm scorrono i racconti dei piccoli testimoni che chiedono solo di poter vivere in pace”.
“I bambini del Donbass e il resto della popolazione civile della regione non sono tuttavia le uniche vittime del conflitto. Sul fronte opposto i bambini e adolescenti ucraini mandati ai campi estivi gestiti dai neonazisti dal battaglione Azov, in cui venivamo, indottrinati all’odio verso i russi e addestrati alla guerra con fucili di legno poi diventati a distanza di qualche anno armi vere e loro, vittime o assassini di fratelli”.
Dopo il film, si terrà un dibattito in cui interverrà Vincenzo Lorusso, giornalista di Donbass Italia, traduttore del film, in collegamento da Lugansk.
Il film, criticato perché porta la versione russa sul decennale conflitto in Donbass (tra le truppe ucraine e le milizie separatiste), è stato proposto in decine di sedi italiane ma ha suscitato polemiche in particolare quando è stato proposto in sedi pubbliche, come ad esempio a Gaglianico nel Biellese – dove le proteste hanno ottenuto la cancellazione – e a Resana in Veneto, dove la proiezione aveva suscitato anche l’esplicita reazione del governo di Kiev.
A Varese, come detto, viene proposto nella sede privata di “unaltrastoriaVArese”.
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