A Varese il progetto pilota per le udienze di convalida da remoto per gli immigrati irregolari

Una soluzione innovativa per snellire le procedure di espulsione grazie ad un protocollo firmato mercoledì fra Tribunale, Questura e Ordine degli avvocati 

Da domani a Varese le udienze di convalida per gli immigrati irregolari destinati all’espulsione potranno svolgersi da remoto, grazie ad un protocollo firmato questa mattina fra Tribunale, Questura e Ordine degli avvocati.

Fino ad oggi questi procedimenti si tenevano in presenza davanti al giudice di pace, con la necessità di trasportare la persona interessata in tribunale entro 48 ore, per poi accompagnarla alla frontiera in caso di convalida.

Grazie all’applicativo ministeriale (Teems) già testato durante il periodo del Covid, il nuovo sistema consentirà alla persona in giudizio di rimanere in questura, mentre il giudice e l’avvocato parteciperanno all’udienza dai rispettivi uffici. «Il diritto di difesa è garantito, e questo è un passaggio importante che porta beneficio a tutti. Varese è tra i primi uffici a dotarsi di questa procedura», ha detto il presidente del tribunale di Varese, Cesare Tacconi.

Il questore Carlo Ambrogio Mazza ha sottolineato l’importanza della novità dal punto di vista logistico: «Portare una persona in tribunale significa distogliere una pattuglia dal controllo del territorio. Nel 2024 abbiamo espulso 367 stranieri irregolari, di cui 42 accompagnati alla frontiera. Da gennaio di quest’anno, 103 espulsi, con 31 già accompagnati».

Anche il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Carlo Battipede, ha espresso soddisfazione per questa innovazione, frutto di una collaborazione tra le istituzioni: «Dopo un confronto rapido, abbiamo trovato subito un punto di incontro per la stesura di un protocollo condiviso».

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Pubblicato il 12 Marzo 2025
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